Da Lo Schiavo solidarietà al sindaco di Stefanaconi: "La futura amministrazione di Vibo Valentia parte civile nei processi di mafia"

"Esprimo la mia più convinta solidarietà al sindaco di Stefanaconi, Salvatore Di Sì, per il vile atto intimidatorio di cui questa mattina è stato fatto oggetto. L'ho già detto a lui personalmente e voglio ribadirlo anche pubblicamente: essere sindaco significa stare in prima linea assumendosi la responsabilità di fare scelte forti a tutela del rispetto delle regole e della dignità della propria comunità. Ma un'attività amministrativa, per quanto coraggiosa e coerente con il mandato degli elettori, deve sentire al suo fianco anche il sostegno delle istituzioni e la vicinanza dei cittadini liberi. Solo così, costruendo un fronte comune ispirato da valori di legalità e rispetto delle regole, si realizzerà a pieno titolo la superiorità della società civile su ogni forma di malaffare e arroganza mafiosa. Per questo noi tutti, da chi ricopre un ruolo pubblico al semplice cittadino, abbiamo il preciso dovere di non lasciare soli amministratori per bene come Salvatore Di Sì e la sua squadra. Specie chi amministra, però, deve dare sostanza a questo intendimento compiendo atti consequenziali, non solo perché lo prevede la legge ma anche per dare segnali precisi in direzione della legalità. La futura amministrazione comunale di Vibo Valentia, se avrò l'onore di guidarla, si costituirà parte civile in tutti i procedimenti per mafia nei quali il Comune verrà riconosciuto parte offesa". Lo afferma in una nota stampa Antonino Lo Schiavo candidato sindaco di Vibo Valentia per il centrosinistra.