Sequestrata discarica abusiva nel vibonese, il procuratore Spagnuolo: “Responsabilità di troppe persone”

"È una vicenda molto triste ed esponenziale di tutti i problemi e guai del nostro territorio nelle quali si intrinsecano le responsabilità di troppe persone". Lo ha affermato il procuratore di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, nel corso della conferenza stampa per il sequestro della discarica interrata a Ionadi. "Tutto nasce - ha aggiunto - verso la fine degli anni 80 quando ogni Comune era deputato a tenere una discarica (in base ai dettami della legge Merli) ed è stato proprio in quel periodo storico che si sono consumati i peggiori guasti ambientali. Poi è venuto l'operato della magistratura che, attraverso provvedimenti importanti era riuscita a farle chiudere. Qui in Calabria c'è una legge regionale per mezzo della quale, una volta chiusi i siti, indicava un percorso per la loro bonifica. Ma in vari casi, come questo, ciò non è avvenuto". Il procuratore ha poi evidenziato come di questa abnorme presenza di rifiuti non vi sia traccia "non solo nella memoria storica della gente, ma anche tra le carte del comune di Ionadi e della Regione. Comune che, attraverso il piano regolatore, aveva cambiato la destinazione dell'area da agricola a residenziale, quindi lottizzabile con opere di urbanizzazione e la presenza di strutture e strade di fatto realizzate sulla spazzatura". Nel frattempo il sindaco di Ionadi, Nazzareno Fialà, è stato nominato custode giudiziario del sequestro emesso dal gip, con l'obbligo di procedere alla bonifica che, qualora non fosse assolto, farà scattare i provvedimenti dell'autorità giudiziaria.(Ansa)