Vibo, Sap-Sappe-Sapaf-Conapo: il 23 settembre astensione dal lavoro in segno di protesta

I sindacati autonomi di Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Corpo forestale e Vigili del fuoco, riuniti nella Consulta Sicurezza, continueranno dunque la mobilitazione, anche con il camper che sta girando l'Italia per raccogliere firme e riformare l'apparato della sicurezza e del soccorso pubblico. E dopo l'astensione dal lavoro del 23 settembre, il giorno dopo saranno in piazza SS. Apostoli a Roma "per manifestare assieme ai tantissimi operatori che hanno organizzato una protesta tramite la Rete". "La Consulta Sicurezza - spiegano i segretari Provinciali Giuseppe Gaccione, Francesco Ciccone, Domenico Minichini e Antonio Lupis - è mobilitata da mesi, non da dieci giorni come altri e non si fida di vane parole e promesse, troppe volte i poliziotti e vigili del fuoco sono stati traditi. Anche perchè il ministro Alfano, dopo aver detto che il problema dello sblocco stipendiale sarà risolto, ha precisato che ora occorre individuare lo strumento tecnico e il veicolo di legge più veloce per risolverlo. Che cosa vuol dire? I soldi necessari, circa un miliardo di euro, sono stati trovati per tutto il personale oppure si pensa di risolvere il problema solo per alcuni operatori e rinviare per altri tutto alle calende greche? Contrariamente ad altre organizzazioni, prontissime a firmare qualsiasi intesa, noi non accetteremo compromessi e sblocchi parziali". «La Consulta Sicurezza chiede che lo sblocco delle retribuzioni del personale in uniforme dello Stato non pesi sulle tasche dei cittadini, ma sia accompagnato da concomitanti riforme delle sette forze di polizia e dei vigili del fuoco, per razionalizzare e meglio coordinare i servizi di sicurezza pubblica ed eliminare le duplicazioni e gli sprechi oggi esistenti. Una riforma che consentirebbe risparmi 4 volte superiori ai soldi necessari allo sblocco delle retribuzioni, reimpiegabili in potenziamento della sicurezza e detassazione delle famiglie. Per questi motivi il 23 di settembre ci asterremo dal servizio per tre ore per dare un forte segnale a tutto il Paese e contestualmente donare quel poco sangue che ci è rimasto, quel sangue che ci viene tolto da anni da chi non ci merita preferiamo donarlo ai cittadini! Noi siamo dalla parte dei cittadini...ma lo Stato e' dalla nostra parte?"