Pizzo Calabro (VV), riunito il Consiglio Generale di Cisl Calabria

Si è riunito oggi, 25 Luglio 2014, presso l'Hotel Mocambo a Pizzo Calabro, il Consiglio Generale della CISL Calabria.

Ad inizio dei lavori il Consiglio ha espresso soddisfazione per l'elezione di Annamaria Furlan a Segretario Generale Aggiunto della CISL.

"Una decisione importante che va a rafforzare ulteriormente la nostra Organizzazione in coerenza con l'azione politica e sindacale portata avanti in questi anni dal Segretario Generale Raffele Bonanni".

Il Segretario Generale Paolo Tramonti ha successivamente affrontato tutte le principali questioni politico-sindacali del momento, con particolare riferimento alle condizioni di costante arretramento economico e sociale in cui versano il Mezzogiorno e la Calabria.

Tramonti ha espresso soddisfazione per la grande partecipazione dei lavoratori e dei pensionati calabresi alle assemblee che si stanno svolgendo in tutti i luoghi di lavoro e nei territori su Fisco e della Previdenza e per la massiccia adesione e consenso alle proposte unitarie di CGIL-CISL-UIL.

Sul fronte regionale la CISL, nel confermare il giudizio positivo sull'istituzione, da parte del Governo di una cabina di regia per la Calabria, ritiene che la stessa per essere realmente efficace debba essere al più presto resa operativa in considerazione delle drammaticità dei problemi che continuano ad affliggere la nostra Regione. Una Regione letteralmente in ginocchio, così come viene puntualmente attestato ormai quotidianamente, con indici di disoccupazione, inoccupazione, PIL, reddito pro-capite, povertà a livelli record che ci vedono agli ultimi posti in Italia e in Europa.

In Calabria anche i servizi pubblici essenziali sono a rischio, così come dimostrano le vicende della sanità, dei trasporti pubblici locali, del sistema dei rifiuti e delle acque.

In particolare sulla sanità, più che la nomina di un nuovo Commissario, è urgente il ritorno alla normale gestione amministrativa. I risultati ottenuti in termini di abbattimento del deficit e soprattutto i pesanti sacrifici sostenuti dai cittadini calabresi non meritano il protrarsi di situazioni come quelle vissute in questi anni che hanno di fatto quasi azzerato la sanità calabrese: dalle liste di attesa, alla riduzione dei posti letto, blocco delle assunzioni, carenza di personale medico e paramedico, precariato diffuso, emigrazione sanitaria, livelli di imposizione fiscale iniqui e sproporzionati.

In Calabria – ha affermato Tramonti – la priorità è rappresentata dal lavoro, un lavoro stabile e non precario da creare attraverso l'attuazione di vere politiche attive. In questo senso il programma Garanzia Giovani può rappresentare una grande opportunità, a condizione che tutti i soggetti interessati vengano coinvolti e messi in condizione di partecipare attivamente ai fini della riuscita del progetto.

Allo stesso modo è necessario che il Governo, così come da impegni formalmente assunti, sblocchi immediatamente le risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga (restante parte 2013 e 2014). La grande manifestazione svoltasi a Roma nei giorni scorsi, a cui ha partecipato un'ampia delegazione di lavoratori della Calabria, è solo un primo passo fino a quando non si avranno risposte certe e definitive.

Tutto ciò anche in considerazione che il quadro occupazionale - ha proseguito Tramonti - non registra alcun segno di miglioramento, come dimostra l'alto numero di vertenze aperte: Calabria It, Fondazione Campanella, Infocontact, Sorical, Trasporti, ENEL ed altre in cui sono a rischio migliaia di posti di lavoro. In particolare il piano di riorganizzazione ENEL-RETE penalizza fortemente la Calabria. Per la CISL va respinto in quanto prevede tagli sia sulle zone che sulle unità operative, mettendo così a rischio gli attuali livelli occupazionali.

Alla Calabria serve – ha concluso Tramonti – un organico Piano di Sviluppo, finora sempre mancato, in cui siamo ben definite le opzioni strategiche per la crescita della nostra Regione.

In questo senso il prossimo ciclo di programmazione comunitaria 2014/2020, unitamente all'attuale ciclo 2007/2013 in fase di ultimazione, rappresenta un'occasione straordinaria, forse l'ultima, per invertire l'attuale tendenza e favorire il rilancio economico e produttivo della Calabria.

Su questi temi la CISL è disponibile e pronta ad incontrare le forze politiche impegnate in vista della prossima consultazione elettorale.

Ha concluso i lavori il Segretario Confederale CISL Luigi Sbarra.

"Il ciclo negativo dell'economia italiana non è ancora superato - ha affermato Sbarra -.

In questi ultimi anni abbiamo perso più di 1 milione di posti di lavoro, è volato via un quarto delle produzioni industriali, una caduta degli investimenti del 26%, le riduzione dei consumi dell'8%. Dati questi che si accentuano maggiormente nel Sud ed in Calabria.

Dobbiamo fare ogni sforzo per scongiurare una preoccupante prospettiva di stagnazione dai confini temporali incerti, di ulteriori ristrutturazioni, crisi aziendali e ridimensionamento dell'occupazione, di aumento del divario tra Mezzogiorno e le altre aree del Centro-Nord.

Non possiamo permettere la perdita ulteriore del nostro patrimonio industriale, produttivo e dei servizi specie nelle aree Meridionali e in Calabria.

Per questo Governo nazionale e istituzioni locali devono rimettere al centro e tra le priorità i temi dell'economia, della crescita e del lavoro.

Bisogna rilanciare gli investimenti pubblici e privati, varare una strategia nuova di politica industriale che guardi alla manifattura, al turismo, alla cultura, all'agroalimentare, alla green economy, all'edilizia e alle costruzioni. Occorre mobilitare e spendere le tante risorse comunitarie che continuano ad essere bloccate non solo per l'incapacità delle classi dirigenti ma anche per le lentezze e i ritardi, per il disordine burocratico, per le eccessive frammentazioni.

Sui Fondi Comunitari soprattutto in Calabria serve più programmazione, progettualità, concentrazione, concertazione, controlli e verifiche dei risultati.

E poi serve fare del lavoro il grande impegno di progettualità dei governi centrali e locali.

Costruire nuove e solide opportunità di occupazione per i giovani, difendere il lavoro iniziando dal rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2014, per evitare licenziamenti e lunghi periodi di inattività per i lavoratori nei luoghi di lavoro.

Il sindacato deve proseguire la sua iniziativa sui luoghi di lavoro e nel territorio per socializzare con le persone la piattaforma finalizzata ad aprire una vertenza con il Governo per una vera riforma fiscale in direzione dell'equità, della giustizia sociale ed anche per chiedere forti modifiche alla riforma Fornero sulle pensioni".