Controllo capillare del territorio da parte dei carabinieri e di tutte le forze dell'ordine sparse in provincia di Vibo Valentia impegnate in prima linea contro la diffusione dell'epidemia in ossequio al piano coordinato dal Prefetto. Non un'attività prettamente sanzionatoria o repressiva, ma di prevenzione al servizio dell'intera popolazione. Azione tesa a responsabilizzare i comportamenti di ogni cittadino in un momento così drammatico della vita quotidiana. Durante le verifiche degli ultimi giorni, scattate in seguito alle disposizioni maggiormente restrittive varate per prevenire la diffusione del Covid-19, i carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia affermano di aver riscontato che i residenti improvvisano "di tutto di più" pur di non rimanere chiusi in casa, come invece espressamente raccomandato per prevenire l'emergenza. Seduti sulle panchine delle piazze, qualcuno con tanto di cane al guinzaglio. Alcuni sono stati denunciati per dichiarazioni mendaci, altri fermati alla guida di auto con tre o quattro passeggeri a bordo o a spasso per i centri abitati, senza alcuna giustificazione plausibile. I carabinieri della stazione di Monterosso sono intervenuti per placare anche una rissa in una cascina di campagna tra quattro cittadini di Capistrano. Soggetti denunciati per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità, appartenenti a diversi nuclei familiari, radunati per una tipica cena casareccia sfociata per futili motivi in un acceso diverbio con tanto di ferito. Un trentaduenne di Filogaso M.M. è stato invece deferito dai carabinieri della stazione di Maierato, per aver violato le disposizioni governative di contrasto alla pandemia da coronavirus.
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Forniti i documenti, non è stato in grado di addurre un motivo valido alla sua presenza in strada, con ragioni futili e tentando inizialmente di dileguarsi nelle vie limitrofe. Ai militari il 32enne ha poi dichiarato di essersi allontanato dalla propria abitazione per recarsi presso quella della fidanzata, a prendere dei dolci fatti in casa, insistendo sul fatto che la sua abitazione si trovasse vicino a quella verso cui era diretto che però dista 1 chilometro. Presso la stazione ferroviaria di Pizzo, un uomo ed una donna di circa 30 anni, incuranti delle disposizioni di legge vigenti, nelle scorse ore sono stati perquisiti mentre passeggiavano con 60 grammi di marijuana. Denunciati dai carabinieri della stazione napitina, durante lo svolgimento di mirati servizi di contrasto al contagio da Covid, i militari dell'Arma hanno individuato e fermato i due in strada, dal momento che la loro presenza in quel luogo non appariva facilmente giustificabile. In quel frangente, non è sfuggito ai militari un anomalo rigonfiamento nella zona lombo sacrale della donna. All'interno dei pantaloni infatti, la trentenne teneva occultata una busta sottovuoto con lo stupefacente. I due sono stati pertanto denunciati per violazione dell'art. 650 codice penale e detenzione di sostanze stupefacenti. "Dare seguito alle decisioni del Governo, senza 'se' e senza 'ma', con disciplina e senso di responsabilità per la tutela della salute pubblica quale diritto fondamentale dell'uomo e della collettività". Questo il segnale che il comandante della stazione carabinieri di Pizzo, Annarita Rossiello, lancia ai giovani del luogo. Proseguiranno nei prossimi giorni, nel vibonese, i controlli mirati del territorio da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, "allo scopo di prevenire ed eventualmente sanzionare condotte illegali, ma soprattutto nel tentativo di sensibilizzare e responsabilizzare tutte le comunità del vibonese, verso forme di collaborazione e solidarietà, considerato il momento di emergenza".