Estorsione ed usura nel Vibonese, resta in carcere il boss Antonio Mancuso

tribunale15aprIl gip del Tribunale di Vibo Valentia, Giulio De Gregorio, non ha convalidato -per mancanza del pericolo di fuga - il fermo di indiziato della Dda di Catanzaro nei confronti del boss della 'Ndrangheta Antonio Mancuso, 81 anni, che resta pero' ugualmente in carcere in quanto il giudice ha emesso nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare.

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Lo riportano i colleghi dell'Agi, precisando che lo stesso provvedimento è stato adottato anche per il nipote Alfonso Cicerone, 45 anni, di Nicotera, pure lui accusato di estorsione ed usura, reti aggravati dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore del luogo. Il giudice ha ravvisato i gravi indizi di colpevolezza e la possibilita' di un inquinamento delle prove se rimessi in liberta'.