Tallini: "Dg Asp Vibo Valentia deve fare subito le valigie"

"Per ottenere un effimero pareggio di bilancio, non esita a costringere i vibonesi a farsi curare a chilometri di distanza da casa o attendere anche un anno e mezzo prima di sottoporsi ad un esame piuttosto che ricevere una prestazione. Se c'e' un direttore generale che deve fare immediatamente le valigie, con o senza il 'decreto sanita'' annunciato dalla ministra Grillo, questo e' il cosiddetto manager dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo, il cui comportamento irresponsabile sta provocando danni incalcolabili alla collettivita'". Lo sostiene, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Tallini, segretario-questore di Palazzo Campanella.

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"E' come se un padre di famiglia, per fare quadrare i conti di casa - aggiunge - decidesse di non mandare piu' i figli a scuola o, addirittura, di non farli mangiare. E' mostruoso tutto questo! Troppo facile sbandierare risparmi e contenimento delle spese quando poi la gente muore. Se non lo fara' la ministra Grillo, ci pensino il commissario ad acta Cotticelli e il prefetto Gualtieri a mandare a casa un direttore generale che ha davvero uno strano concetto di sanita' pubblica. Quella dell'Asp vibonese e' una situazione vergognosa, indicata dalla stessa ministra Grillo come esempio negativo di azienda sanitaria che raggiunge il pareggio perche' non eroga servizi". "A Vibo, in materia di sanita' - dice ancora Tallini - si sta giocando una partita sporca sulla pelle dei cittadini. Si sbandierano risultati 'prestigiosi' in termini di contenimento della spesa da parte dell'Asp senza pero' menzionare il mancato raggiungimento dei Livelli essenziali di assistenza minimi per cui la Calabria continua ad essere fanalino di coda in Italia. Il direttore generale, pur di dimostrare risparmi sulla spesa, evita di attivare i posti-letto gia' previsti dal Piano Scura, limitandosi a soli 23 sul totale di 168. Ci sarebbe da scrivere un intero libro bianco sulle nefandezze che si consumano ai danni della salute dei cittadini. Basti considerare che per alcune prestazioni i pazienti devono attendere anche un anno e mezzo prima di ottenere risposte dalle strutture sanitarie Vibonesi. E' il caso delle prestazioni ambulatoriali specialistiche. Forse dovra' intervenire la Protezione civile, con ospedali da campo, per fronteggiare una situazione da terzo mondo che la civilissima provincia di Vibo Valentia assolutamente non merita. Una situazione che diviene ancor piu' drammatica per i tanti pazienti, come gli anziani non autosufficienti con patologie anche gravi, costretti a trovare un posto dove ricoverarsi anche a centinaia di chilometri di distanza da casa per la mancata attivazione di tutti i posti letto, pur presenti sul territorio, per garantire questi servizi. Un dramma che travolge anche i familiari dei pazienti che per assistere i propri cari sono cosi' obbligati ogni giorno a girovagare per la regione". "E' evidente la responsabilita' - conclude Tallini - di quanti finora hanno pensato solo a contenere i costi, come se si trattasse di gestire un'azienda privata, senza pero' preoccuparsi di offrire servizi essenziali per la cura dei cittadini. E' facile sostenere che si e' ottenuto un risultato attivo nell'esercizio di bilancio quando poi si e' negato il diritto sacrosanto ad avere prestazioni sanitarie sul territorio. Vadano a casa e lascino il compito di rilanciare la sanita' vibonese a persone piu' responsabili".