Blitz contro la 'ndrangheta tra Torino e Vibo Valentia, pm Borgna: "In Piemonte non c'è emergenza criminalità, ma esiste rischio"

borgna paolo"La criminalita' organizzata in Piemonte non e' un cancro invadente come in alcune regioni del Meridione, ma una febbricola permanente che se non repressa con efficacia puo' svilupparsi in una malattia piu' grave". Lo ha detto il procuratore vicario di Torino, Paolo Borgna, commentando l'operazione "Carminius" condotta da Guardia di finanza e carabinieri, che stamattina ha portato all'arresto di 17 persone accusate, fra le altre cose, di associazione di stampo mafioso. Un sodalizio criminale composto da 'ndranghetisti ed esponenti di Cosa Nostra, alleati per controllare ampie aree della provincia di Torino e Cuneo.

--banner--

Nel corso delle indagini e' emerso che fra gli arrestati figurano anche gli autori degli attentati compiuti fra il 2016 e il 2018 al vicesindaco di Carmagnola Vincenzo Inglese e all'assessore Alessandro Cammarata, a cui furono incendiate le automobili. In particolare, e' stato accertato che il gesto intimidatorio nei confronti di Cammarata era dovuto all'impegno dell'assessore e della giunta comunale volto a limitare l'utilizzo delle slot machine, fra i business piu' redditizi in mano all'organizzazione criminale. Secondo quanto appurato dalle investigazioni, a dirigere le operazioni, in stretto contatto con i referenti calabresi della provincia di Vibo Valentia, le famiglie Arone e Defina, entrambe affiliate alla 'ndrina Bonavota. (AGI)