Autobomba a Limbadi, D'Ippolito (M5S): "Legale famiglia imprudente"

"È irrazionale, arbitrario e imprudente l'attacco dell'avvocato della signora Rosaria Scarpulla alle istituzioni, a una parte dell'antimafia civile e alla politica in modo indiscriminato, perché isola la donna e non ha senso, se l'obiettivo comune è di garantirne l'incolumità personale e familiare". Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Giuseppe d'Ippolito, facendo riferimento alle dichiarazioni del legale della madre di Matteo Vinci, morto il 9 aprile a Limbadi nell'esplosione della sua auto azionata da un ordigno. "Per la sicurezza della madre di Matteo Vinci - aggiunge D'Ippolito - ho presentato nei giorni scorsi, come sa bene il legale che finge d'ignorare, un'interrogazione al Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, insieme ai parlamentari 5stelle Francesco Sapia, Paolo Parentela, Dalila Nesci, Bianca Laura Granato e Alessandro Melicchio. Inoltre, la posizione tenuta finora dallo stesso legale fa passare un messaggio infondato e pericoloso anche fuori della Calabria, cioè che le istituzioni e le sensibilità antimafia non vogliano proteggere la signora Scarpulla. Al netto dell'impulsiva narrazione del professionista, che ha perfino tirato in ballo l'incolpevole presidente della Camera, Roberto Fico, il Movimento 5stelle si è attivato per affrontare il problema nella più alta sede".

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"Nell'immediato, pure a nome dei colleghi firmatari dell'interrogazione - dice ancora D'Ippolito - ho preso contatti con la Prefettura di Vibo Valentia, che ha assicurato che per la signora, la quale al momento, contrariamente a quanto si dice, non è testimone di giustizia in senso tecnico, sono state disposte adeguate misura tutorie a seguito di accorta valutazione cui ha partecipato il procuratore Nicola Gratteri, capo della Dda di Catanzaro. Naturalmente continueremo a seguire il caso, come abbiamo sempre fatto per molte situazioni analoghe, senza cedere a polemiche strumentali e senza sottovalutare alcunché, augurandoci che l'avvocato in questione assuma un atteggiamento diverso, nella fattispecie più che opportuno".