A rischio il Sistema bibliotecario vibonese

Vibo Sistema bibliotecario 1É a rischio la sopravvivenza del Sistema Bibliotecario Vibonese, centro di promozione della lettura e polo culturale in Calabria. É quanto si afferma in un appello rivolto dagli operatori della struttura alle istituzioni e ai cittadini. "Ricorre quest'anno - è scritto nell'appello - il trentesimo anniversario dalla fondazione: una lunga storia che ha portato la nostra istituzione, sostenuta da alcuni comuni della provincia, a realizzare la più importante 'Biblioteca Pubblica' della Calabria e non solo, un grande centro di promozione della lettura e un Polo culturale dalle numerosissime attività, che pur operando localmente, riesce a dialogare con la grande cultura italiana. Il 'Sistema' è diventato negli anni, con impegno e sacrificio, un polo d'eccellenza unico nel suo genere sull'intero territorio regionale, e non solo. Lo dicono, da un lato, i numeri (con 100 mila presenze l'anno, con 20 mila mila utenti iscritti ai suoi servizi e più di 70 mila libri, riviste, cd e dvd prestati ogni anno) e dall'altro le migliaia d'iniziative che sono state realizzate o ospitate, ovvero alle quali il Sbv stesso ha fatto da 'incubatore'. Senza contare poi, di aver mantenuto in vita la rete di cooperazione del Servizio Bibliotecario Regionale con oltre 140 biblioteche, un catalogo di 4.000.000 di documenti tra cartacei e digitali disponibili on line, e aver realizzato il Festival LeggereScrivere, tra gli eventi culturali più importanti della Calabria e del Mezzogiorno". "Il Sistema Bibliotecario - riporta ancora il testo - si confronta quotidianamente con una realtà territoriale tra le più difficili in Italia, oppressa da molte emergenze: disoccupazione giovanile, condizionante presenza mafiosa, una crisi sociale ed economica di straordinaria gravità, l'emigrazione intellettuale, la povertà educativa, contribuendo con la sua sola presenza e soprattutto con la sua azione a fronteggiare sul piano culturale e conoscitivo questi problemi, dando risposte a un gran numero di cittadini, stranieri e italiani senza distinzione. Questo appello vuole sollecitare la riflessione dei cittadini e delle istituzioni, affinché capiscano che se non s'interverrà presto con doverose forme di sostegno, sarà messa seriamente a rischio la nostra sopravvivenza, rischiando di perdere quanto è stato realizzato in questi 30 anni di duro, silenzioso, efficace lavoro. Chiediamo a tutti di assumersi la responsabilità di dire con chiarezza se ritengono che la cultura, la cooperazione bibliotecaria e le biblioteche, siano utili o no in una regione con la percentuale di lettori più bassa d'Italia, i più alti indici di povertà educativa, la crisi demografica, l'emergenza criminalità e se sì di agire di conseguenza".

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(Ansa)