Vibo, la Polizia arresta spacciatore grazie al fiuto di Floyd

La Polizia di Stato di Vibo Valentia e in particolare gli uomini della sezione narcotici della Squadra Mobile, con il supporto dell'Unità Cinofila (FLOYD è il nome del cane che ha partecipato alle operazioni) e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Centrale, nella giornata di ieri, ha portato a termine un'operazione di polizia giudiziaria diretta alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia. L'attività si è conclusa con l'arresto di un pregiudicato vibonese, Tommaso Loschiavo classe '61, colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di 17,6 grammi di cocaina, 4,2 grammi di hashish e 1.279,6 grammi di marijuana.

In particolare, nelle prime ore della mattina è stata effettuata una perquisizione domiciliare presso l'indirizzo di residenza del soggetto arrestato, che ha consentito il rinvenimento di residui di marijuana, di un rotolo di carta gommata ed uno di nastro da imballaggio. Successivamente, sempre con l'ausilio dell'unità cinofila, sono stati effettuati dei controlli nell'area esterna all'abitazione di Loschiavo. Nei pressi di un muro perimetrale che presentava delle bocchette di aerazione, il cane antidroga ha fiutato la presenza di sostanza stupefacente. Il fiuto di Floyd si è rivelato infallibile: all'interno di una bocchetta sono stati trovati: 1 sacchetto con all'interno 21 involucri in cellophane, 20 dei quali contenenti marijuana ed uno hashish; 1 contenitore in plastica all'interno del quale erano stati riposti ulteriori 3 involucri in cellophane, all'interno dei quali era custodita sostanza stupefacente del tipo cocaina.

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Sempre nei pressi della stessa abitazione, FLOYD, giunto in prossimità di un immobile sito in Via Bari n. 2, ha puntato la porta d'ingresso, che era chiusa a chiave. Ritenendo che dentro potesse esserci altra sostanza stupefacente, sono stati effettuati immediati accertamenti per risalire alla proprietà dell'immobile, dai quali è emerso che lo stesso era di proprietà del cognato, deceduto lo scorso giugno, ma da tempo in uso esclusivo di Loschiavo. E' stata dunque effettuata una ulteriore perquisizione domiciliare in seguito alla quale, all'interno di un bidone in plastica, sono stati rinvenuti numerosi involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo hashish, marijuana e cocaina, nonché materiale vario verosimilmente utilizzato per la preparazione delle dosi da smerciare sul mercato.

Tommaso Loschiavo è stato, dunque, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, posto agli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida.