A Tropea l'evento "Se non è donna non è democrazia"

“Se non è donna non è democrazia - Uno sguardo di genere sulla politica”. E’ il nome del convegno organizzato a Tropea il 21 ottobre alle 18 da Domenico Tomaselli e patrocinato dal Comune di Tropea, dal Partito Socialista Italiano (PSI), dalla Federazione dei Giovani Socialisti (FGS) e dall’associazione italiana giovani avvocati.

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Un momento di riflessione e confronto sui diritti, sul ruolo e sull’impegno delle donne nella politica, nelle istituzioni e nella società. Tutti temi su cui i riflettori devono necessariamente rimanere accesi in vista del raggiungimento dell’obiettivo di una democrazia paritaria e, di conseguenza, veramente rappresentativa.

Tra gli ospiti che interverranno ci sarà l’onorevole Pia Locatelli, Presidentessa dell’Internazionale Socialista donne e Presidentessa del Comitato per i diritti umani della Camera dei Deputati, da sempre impegnata nella politica internazionale e interessata ai movimenti femminili nel mondo, è stata osservatrice internazionale in Cile per lo svolgimento del plebiscito su Pinochet e per le successive prime elezioni democratiche, in Sudafrica per le prime elezioni del dopo apartheid, in cui è stato eletto Presidente Nelson Mandela e per le elezioni democratiche del Parlamento serbo. Dopo la guerra dei Balcani, è entrata nell’ufficio di presidenza della Gender task force del primo tavolo della democratizzazione e dei diritti umani per il patto di stabilità per i Balcani. Una presenza di prim’ordine, quindi, che impreziosisce il già illustre parterre.

Durante il convegno si confronteranno le presidentesse di due associazioni molto presenti nel territorio calabrese: Caterina Giuliano per l’associazione italiana dei giovani avvocati, sezione di Vibo Valentia e Rosanna Veraldi per l’associazione donne giuriste Italia, sezione di Catanzaro.

Interverranno, inoltre, Federica Roccisano, assessora regionale al welfare e Giulia Russo, nella duplice veste di avvocata e Sindaca della vicina Ricadi.

Sarà presente, altresì, la giurista Alessia Bausone, già promotrice dell’evento “Omofobi del mio stivale” e da sempre impegnata in battaglie giuridiche e sociali a favore della parità di genere e dei diritti civili.

Per la Bausone: “La scelta di Tropea ha un alto valore simbolico. E’ la città di una delle prime sindache italiane, Lydia Toraldo Serra, che fu anche la prima donna a laurearsi in giurisprudenza, discutendo una tesi sulla concessione del voto alle donne. Oggi ci troviamo dinanzi a battaglie non dissimili, come quella da me affrontata durante le amministrative calabresi per far conoscere lo strumento della doppia preferenza di genere. Lydia è un esempio per noi donne e giuriste che facciamo anche politica”.

Aggiunge Tomaselli che: “Tropea era, inoltre, casa di tanti socialisti che hanno ben rappresentato la “fedelissima” in politica, con un nome su tutti quello del mai dimenticato Prof. Felice D’Agostino”.