Vibo prima in classifica per aumento del numero delle imprese al femminile

Spetta ancora a Roma il primato per la crescita delle attività economiche guidate dalle donne. Con 2.200 imprese in più rispetto al 2015 in termini assoluti, la Capitale arriva a sfiorare le 99 mila unità, seguita a distanza da Napoli e Milano. E' quanto emerge dall'Osservatorio dell'imprenditoria femminile di Unioncamere-InfoCamere, nel registrare che l'incremento delle iniziative femminili a Roma è quasi doppio rispetto al capoluogo campano. Napoli comunque sale nel podio con 1.227 nuove imprese, aggiudicandosi la medaglia d'argento. Al terzo posto Milano, con 1.178 new entry. Un'Italia di imprenditrici ma a macchia di leopardo. Secondo l'Osservatorio, infatti, sono 35 le province dove le attività guidate da donne, invece, sono calate. Le maggiori riduzioni, nel confronto con i dati di fine 2015, sono Torino, Rovigo, Alessandria, Genova, Asti, Ancona, Fermo e Macerata dove le imprese sono diminuite tra le 100 e le 300 unità. La classifica cambia se si considera la variazione del numero delle imprese femminili non in valore assoluto, ma in termini percentuali rispetto al 2015. Al primo posto sale Vibo Valentia dove, le 96 nuove realtà economiche mettono a segno un aumento del 3,33%. Seguono Monza e Brianza, con 354 nuove attività rosa (+2,85%) e Nuoro con 173 (+2,59%). Il peso delle donne di impresa, invece, si riduce a Rovigo, Fermo e Asti, dove le loro attività tra il 2016 e il 2015 si sono ridotte del 2%, pari a poco più di 100 unità

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