"Black Money": crolla l'accusa contro la cosca Mancuso

Toghe500Aspettative deluse per il pm della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro Marisa Manzini: 220 gli anni di reclusione chiesti al termine della sua requisitoria, protrattasi per tre giorni, al processo "Black Money", ma i giudici ne hanno comminati solo 47. Oltre duecento ore di Camera di Consiglio prima del verdetto: il Tribunale collegiale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Vincenza Papagno, a latere i giudici Giovanna Taricco e Pia Sordetti, ha emesso la sentenza. Non regge l'accusa di associazione mafiosa per nessuno degli imputati. Nove le condanne, 5 le assoluzioni, 7 le prescrizioni. Assolto Pantaleone Mancuso, detto "Scarpuni", indicato dagli inquirenti al vertice dell'omonimo clan. I fratelli Giovanni e Antonio Mancuso sono stati condannati, rispettivamente a 9 anni e 5 anni, per il reato di usura. Il pm per Giovanni Mancuso aveva chiesto 29 anni di carcere, mentre per Antonio Mancuso il pm aveva chiesto 27 anni di carcere. Assolto l'imprenditore Antonino Castagna nei cui confronti l'accusa aveva chiesto 12 anni. Condannato l'immobiliarista napoletano Antonio Velardo a 4 anni; Gaetano Muscia di Tropea a 7 anni; un anno e 6 mesi per Giuseppe Mancuso; 7 anni e 8 mesi Agostino Papaianni; 5 anni e 6 mesi per l'imprenditore Antonio Prestia; 5 anni Leonardo Cuppari; 3 anni Damian Fialek; Prescrizioni e assoluzioni per Nicola Castagna, Filippo Mondella, Carmela Lo Preste, Ottorino Ciccarelli, Alberto Caputo, Pantaleone Zoccali e Carmina Mizzitelli. Assolti Giuseppe Papaianni, Raffaele Corigliano e Federico Buccafusca.

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