Chiesto rinvio a giudizio ex sindaco di Joppolo: deve rispondere di truffa

vibo procura500La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha chiesto il rinvio a giudizio dell'ex sindaco di Joppolo Giuseppe Dato, di 60 anni, farmacista, e di altre tre persone con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di una truffa al Servizio sanitario nazionale di un milione di euro. Davanti al gup, il 23 marzo prossimo, dovranno presentarsi, oltre a Dato, Francesco D'Agostino (65), medico di base di Joppolo; Giuseppa Scinica (51), dipendente dello studio medico D'Agostino; Carmen Ferraro (33), di Tropea, dipendente della farmacia dell'ex primo cittadino situata nella frazione Caroniti.

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L'indagine, denominata "Pharma bluff" era stata condotta nel 2014 dalla Guardia di finanza in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato. Secondo gli investigatori, Giuseppa Scinica avrebbe predisposto le ricette dei farmaci "di cui gli ignari beneficiari non avrebbero mai fruito poiché non affetti da quelle patologie", mentre D'Agostino avrebbe invece "falsamente attestato il diritto degli assistiti all'assistenza farmacologica indicata nella ricetta". La Ferraro avrebbe poi rimosso "le fustelle dalle confezioni dei farmaci" apponendole "nel riquadro delle ricette facendo apparire di aver venduto i medicinali ai clienti laddove provvedeva invece a disfarsene". Infine Dato avrebbe inoltrato le prescrizioni all'Asp di Vibo per farsi corrispondere "indebitamente i rimborsi di quanto speso per l'acquisto dei farmaci", disfacendosi poi degli stessi farmaci. L'inchiesta era stata avviata nel 2012 dopo che la Forestale aveva trovato, nei pressi della frazione Caroniti di Joppolo, abbandonate ai margini di una strada provinciale, un considerevole numero di confezioni di medicinali perfettamente integre ed ancora in corso di validità.