D'Alema a Vibo dice "no" al referendum: "E' stessa riforma di Berlusconi"

dalema500"Diciamo no ad una riforma sbagliata della Costituzione. Ma non solo sbagliata, anche confusa e dannosa". Lo ha detto Massimo D'Alema intervenendo a Vibo Valentia ad una manifestazione per il no al Referendum costituzionale. "Una riforma - ha aggiunto - che non soltanto renderebbe più farraginoso e più complicato approvare le leggi e non soltanto priverebbe le Regioni di molti loro poteri, accentrando tutto il potere a Roma, ma soprattutto ridurrebbe lo spazio per la partecipazione e l'esercizio da parte dei cittadini della loro sovranità".

"Io non parlo di Renzi. Questo è un problema che è stato sollevato da lui e non da me. Io mi occupo della Costituzione". "Il destino del Pd dipende molto da chi lo dirige, che dovrebbe cercare di tenerlo unito anziché insultare le persone. Non ho idea", ha detto poi D'Alema rispondendo alla domanda se lo scontro interno in atto nel Pd può portare ad una scissione nel partito. "Non sono molto addentro - ha aggiunto - al Pd. Io lavoro a Bruxelles, ho preso due mesi sabbatici per occuparmi del Referendum costituzionale. E l'ho fatto perché ritengo sia utile al Paese e alla nostra democrazia".

"Il Pd, purtroppo, ha perso in modo drammatico le elezioni comunali poche settimane fa, consegnando a Grillo Roma, Torino e decine di altre città. Parlo, si badi bene, del Pd diretto da Renzi. Responsabile di questa sconfitta é l'attuale gruppo dirigente del partito".

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"Certo, a questo punto - ha aggiunto D'Alema - il Pd rischia alle prossime elezioni politiche, ma spetta a chi lo dirige ricostruire l'unità di questo partito e cercare di riguadagnare la fiducia di tutti quegli elettori di sinistra che non hanno più fiducia in noi. Nelle ultime elezioni comunali abbiamo perso un milione di voti. Un milione di voti, ripeto. E il nostro segretario ha commentato che la questione non lo riguarda. È chiaro, allora, che quando un milione di persone non ti votano più e si sentono rispondere dal segretario del partito che a lui non gliene importa nulla, beh, questo non è che le incoraggi a ripensarci".

Io non combatto Renzi. Io combatto una riforma sbagliata e che somiglia moltissimo a quella che fu fatta da Berlusconi". Ha detto Massimo D'Alema rispondendo a Vibo Valentia alla domanda se sia più facile per lui combattere politicamente Berlusconi o Renzi. "Anche nella riforma di Berlusconi - ha aggiunto D'Alema - c'era la riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo. Venne approvata nel novembre del 2005. Poi col referendum popolare noi la cancellammo. Ed io sto facendo oggi la stessa campagna e con gli stessi argomenti. Certo, allora era più facile e meno imbarazzante. E' più imbarazzante dover usare questi argomenti quando si ha di fronte il segretario del proprio partito. Ma la riforma è la stessa, è cambiata solo la firma".