Vibo, Cisal ad Amministrazione Comunale: "Serve inversione rotta su gestione della politica dei servizi"

"In riferimento alla odierna nota dell'Amministrazione comunale sulla vicenda legata alla retribuzione di risultato ai Dirigenti, per quel che riguarda l'anno 2012, la Cisal replica ribadendo che la cosiddetta retribuzione di risultato agli stessi Dirigenti viene corrisposta, sul piano più complessivo, solo nel caso in cui gli obiettivi ed i risultati sono stati conseguiti sulla base di criteri e procedure predeterminate dall'Ente come peraltro previsto dal contratto". Lo scrive in una nota Filippo Curtosi.

"Così come viene chiarito che non può intendersi automatica la conseguente determinazione dell'indennità di risultato dovendo esistere le condizioni in quanto l'intervenuto dissesto di qualche anno addietro ha reso non plausibile la conferma di un premio visto che il risultato odierno vede impegnata l'Amministrazione comunale nel recupero di una condizione capace di dare una spallata alla politica dei servizi che ha generato il fallimento.
Questo vuol dire che l'Ente, attraverso l' assurda condotta del passato ha messo in ginocchio i cittadini ponendoli di fronte alla inderogabile necessità di sborsare il massimo delle tasse, mettendo pesantemente le mani nella loro tasca".

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"Una condizione che invita una più severa riflessione e attenzione da parte dell'attuale Amministrazione attiva.
Per cui la Cisal ribadisce il suo pensiero sulla opportunità di indurre, ulteriormente, la stessa Amministrazione a ripensare il suo sistema di applicare la legge in materia di riconoscimento di modus operandi, confermando il diritto al libero cittadino a conoscere progetti, programmi e obiettivi.
Tenendo conto che una Amministrazione comunale impronta la gestione della cosa pubblica mettendo al centro l'impegno dei lavoratori e il coinvolgimento dei cittadini desiderosi di non rimanere estranei a qualcosa che gli appartiene essendo i fruitori più immediati dei servizi.
Con questo non intendiamo assumere alcuna posizione polemica bensì di concorrere allo sviluppo di una dialettica costruttiva nell'interesse generale della collettività".