"Costa pulita", il boss Accorinti risponde al Gip: convalidato il fermo

toga15aprHa risposto alle domande del gip contestando le accuse e negando ogni addebito Nino Accorinti, di 60 anni, ritenuto il boss dell'omonima cosca di Briatico. Assistito dal suo legale di fiducia, l'avvocato Giuseppe Bagnato, l'uomo non si è avvalso - contrariamente alla maggioranza dei fermati dell'operazione "Costa pulita" - della facoltà di non rispondere. Nell'udienza di convalida, secondo quanto si è appreso, Accorinti avrebbe risposto alle contestazioni emerse dalle indagini coordinate dalla Dda di Catanzaro e condotta da carabinieri, polizia e guardia di finanza. Il Gip Alberto Filardo, al termine, ha convalidato il fermo disposto dai pm distrettuali antimafia Pierpaolo Bruni e Camillo Falvo e si poi è dichiarato funzionalmente incompetente trasmettendo gli atti al collega di Catanzaro che avrà 20 giorni di tempo per decidere se tramutare il fermo in ordinanza di custodia cautelare oppure non convalidare. Accorinti, arrestato il 26 aprile, era sfuggito alla cattura il 20 aprile quando scattò il blitz delle forze dell'ordine che portò al fermo di 22 persone ritenute appartenenti ai clan Mancuso, Accorinti e alla famiglia Il Grande di Parghelia con ipotesi di reato che vanno dall'associazione di stampo mafioso, alle armi, alle estorsioni, all'intestazione fittizia di società.