Alla Mediterranea la contaminazione dei saperi: “Stimolo a partecipazione attiva”

contaminiamoisaperidi Valeria Guarniera - Un vero e proprio movimento - nel senso letterale del termine – capace di muoversi in diverse direzioni, in un'evoluzione continua e costante che parte dal basso e intende uscire dai soliti schemi. Si chiama "Contaminiamo i saperi. Laboratori culturali in Ateneo": un progetto che intende aprire le porte delle aule universitarie per divenire punto di incontro tra le diverse realtà reggine. Nato dall'entusiasmo di Angelo Viglianisi Ferraro – giovane professore alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria – il progetto ha da subito coinvolto tanti studenti e trovato l'appoggio delle "alte cariche" dell'Ateneo.

Innovazione e contaminazione, queste le parole chiave che – nell'idea del professore – devono stimolare una crescita culturale che, partendo dall'Università, vuole coinvolgere tutti: "Occorre formattare il vecchio modo di fare Università e intraprendere strade meno tradizionali. L'idea è nata grazie all'esperienza in alcuni atenei all'estero. Quello che vogliamo fare è provare a creare un contesto extra accademico in cui studenti, docenti, personale amministrativo si possano incontrare. Vogliamo trasformare l'Università da "esamificio" in un luogo culturale a 360° in cui i saperi si contaminano, le competenze si mischiano e tutti gli studenti possono crescere culturalmente e umanamente". Un'iniziativa preziosa che permetterà davvero di acquisire nuove conoscenze: una vera e propria contaminazione, che genera una fusione in grado di creare una cultura nuova. Laboratori pomeridiani, gratuiti, aperti a chiunque voglia partecipare, si svolgono ogni giorno nelle aule, nella caffetteria e tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza: musica, teatro, social dance, psicologia, lingue (greco, francese, inglese e spagnolo), pittura, fotografia, medicina, metodi di studio e tecniche di stesura di una tesi di laurea, giornalismo e scrittura creativa (con l'intenzione di creare una piccola testata online).

contaminiamoisaperiterLa lista degli insegnamenti è in continuo aggiornamento e i docenti – coinvolti dall'entusiasmo dei promotori - regalano le loro competenze e il loro tempo. Inoltre chi vorrà potrà aderire al nascente coro polifonico di Ateneo ed ai laboratori musicali (una sorta di corale dilettantistica interamente auto gestita dagli studenti). Coloro che parteciperanno ad un certo numero di lezioni riceveranno l'attestato di partecipazione. Agli studenti di Giurisprudenza e Scienze Economiche (nell'attesa che anche gli altri Dipartimenti mostrino la stessa sensibilità) verranno riconosciuti 3cfu.

contaminiamoisaperibis"Il riconoscimento dei crediti formativi è una cosa in più, che è venuta dopo e che non deve fungere da unico stimolo a partecipare. La cosa più importante – afferma Ferraro – è creare negli studenti (ma può davvero partecipare chiunque) una valida alternativa, attraverso momenti di condivisione che possono soltanto portare risultati positivi: sul rendimento e nel concetto di partecipazione attiva". Proprio in quest'ottica si includono le varie iniziative di formazione con esperti esterni e i tanti eventi aggregativi che il Movimento sta organizzando: l'incontro con Mimmo Nasone di "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", con la testimonianza di Tiberio Bentivoglio, imprenditore che si è ribellato alla legge del pizzo e con la comunità "Exodus",che ha permesso ai ragazzi di affrontare il delicato tema della tossicodipendenza. L'Università ha aperto le porte: via libera alla contaminazione dei saperi.