Reggio, il Museo riapre con i 107 quadri di Gioacchino Campolo

reggiocalabria museobisdi Valeria Guarniera - Tanta attesa da parte dei cittadini dopo anni di promesse disattese e scadenze non rispettate. Finalmente – almeno, così sembra -  il Museo di Reggio Calabria potrà riaprire le sue porte. Lo farà gradualmente, a partire dal prossimo 3 agosto 2013 (specificare l'anno in questi casi, di questi tempi,  non è affatto  superfluo). In quella data, infatti, un padiglione di Palazzo Piacentini sarà aperto per ospitare la mostra dei quadri confiscati all'imprenditore reggino Gioacchino Campolo, "il re dei videopoker", coinvolto alcuni anni fa in indagini e processi imbastiti dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.

107 tele, quasi tutte autentiche,  di inestimabile valore che portano la firma di pittori come Salvador Dalì, Giorgio De Chirico, Antonio Ligabue, Renato Guttuso.  Una parziale riapertura che – come ha sottolineato dall'assessore provinciale a Cultura e Legalità, Eduardo Lamberti Castronuovo - vuole dare due segnali. Il primo: la volontà da parte delle istituzioni di far si che la gente possa godere nuovamente di ciò che – in anni di lavori e rinvii – le è stato tolto. Il secondo: che lo possa fare – tramite questi quadri confiscati – lanciando un messaggio forte di legalità. E qualora la confisca dovesse risultare definitiva (al momento è solo di primo grado, ndi) – ha sottolineato l'Assessore –" faremo in modo, attraverso le dovute procedure, che il nostro Museo diventi la loro collocazione definitiva".

E' stata dunque una giornata importante per decidere le sorti del Museo della Magna Grecia e della prossima – si spera – riesposizione dei Bronzi di Riace. Un sopralluogo effettuato al suo interno e una serie di decisioni prese, con tanto di date che – e questo è l'augurio – dovranno essere rispettate. Alla riunione erano presenti: per il Ministero dei Beni e delle Attività culturale e del Turismo  Antonella Pasqua Recchia; il capo della segreteria del Ministo Bray, Simone Silvi; il direttore Regionale Francesco Prosperetti; Simonetta Bonomi, Soprintendente per i Beni archeologici della Calabria. Per la Regione, l'Assessore alla Cultura Mario Caligiuri; per la Provincia, Eduardo Lamberti Castronuovo, Assessore alle Politiche e Pianificazioni Culturali; per il Comune, il delegato del Commissario Emilio Minasi. "Nel più ampio spirito di collaborazione – scrive il Ministero – tutti hanno condiviso l'estrema urgenza di accelerare le procedure per rendere fruibili le opere. E' stato discusso e condiviso il cronoprogramma e il percorso per la riapertura del Museo mediante numerosi eventi culturali che si svolgeranno a partire già dal mese di agosto". Un segnale forte, dunque, per una città che vuole riappropriarsi del suo museo. E una spinta per il rilancio del territorio che – attraverso arte e cultura – può trovare un nuovo slancio. Nel pomeriggio, nella biblioteca del palazzo della Provincia di Reggio Calabria, la conferenza stampa per rendere noto il cronoprogramma. Presenti Giuseppe Raffa, presidente della Provincia, che si è mostrato entusiasta nell'affermare che "il Museo – enorme ricchezza da valorizzare -  dovrà rappresentare il baricentro delle politiche culturali dell'intero territorio provinciale e fare da traino per le iniziative culturali"; e gli Assessori Lamberti, Verduci e Giannetta.

Quindi, niente scuse: il 3 agosto l'apertura di un'ala per l'esposizione dei quadri. Entro il 20 agosto , si procederà all'aggiudicazione dei lavori di adeguamento del Museo in seduta pubblica che saranno consegnati a metà settembre. Entro gennaio 2014 – finalmente – i Bronzi di Riace dovrebbero "tornare a casa" e lì essere esposti in via definitiva. Entro aprile l'apertura completa.

"Quello di Reggio Calabria sarà  uno dei musei più importanti d'Europa – ha sottolineato Lamberti -  Avrà un volto completamente nuovo. Moderno. E sarà punto di riferimento per le politiche culturali dell'intera Provincia".

Dunque, il Museo sarà bello. Sara nuovo. Sarà moderno. Sarà più grande.  Sarà un vanto. Ma c'è un dubbio che a qualcuno – un po' maligno e diffidente – potrebbe venire: sarà aperto?