Reggio, i “renziani” contro Sebi Romeo: “Era necessario ballottaggio tra Falcomatà e Battaglia”

romeosebiSono 101 i firmatari renziani di un documento indirizzato al segretario regionale del Partito Democratico, Ernesto Magorno. Una lettera dalla quale emergono le forti spaccature interne ai democratici. A finire nel mirino dei renziani reggini soprattutto il segretario provinciale Sebi Romeo al quale rimproverano di non aver indetto un necessario turno di ballottaggio tra Giuseppe Falcomatà, incoronato candidato a sindaco per il centrosinistra per soli 200 voti, e Mimmo Battaglia.  Ma è anche lo stesso Magorno a finire sotto accusa per una gestione del partito che si discosterebbe notevolmente dalla "rottamazione" annunciata all'indomani della sua elezione a segretario regionale.

Caro Segretario Regionale Ernesto Magorno,

la situazione politica di empasse in cui versa oggi il Partito Democratico Reggino, va in netto contrasto con quanto invece avviene in tutte o quasi le altre zone di Italia e della Calabria in generale, dove la tanto denominata "rottamazione" attuata nei mesi scorsi dal nostro Segretario Nazionale Matteo Renzi è avvenuta in tutti i sensi, ma non sembra toccare il PD reggino, dove indisturbatamente giovani ma vecchi e meno giovani continuano a non osservare quelle che sono le regole indiscusse del PD, e che da tutti gli addetti ai lavori sono state votate.

Siamo oramai abbandonati ed arroccati a vecchie logiche da mesi, si utilizza il partito come se fosse una cosa di pochi, che si apre e si chiude a seconda delle convenienze dell'uno e dell'altro, che nulla hanno a che vedere con il tuo PD, con quello che hai dichiarato di voler costruire quando sei stato eletto Segretario Regionale del Partito Democratico: sostenuto dall'area Renzi in primis, ed in quella giornata tanto speciale soprattutto per te, Reggio Calabria in capo riteniamo ti abbia dato un forte slancio per la vittoria finale, compresi Noi Renziani fin dalle prime ore; riportando alla tua memoria ma che certamente non ti sfuggirà, che l'unico segretario in Italia di area diversa a quella Renziana è proprio Seby Romeo appartenente all'area di Cuperlo, ex PCI di "D'Alema e Minniti", primo sostenitore di Canale alla segreteria regionale sostenuto apertamente da Giuseppe Falcomatà, il quale oggi si spaccia apertamente per Renziano.

Qui è come se ci fossimo fermati di almeno 10 anni, non va bene, non crediamo che questo sia il frutto del lavoro per cui Tu in primis ci hai messo la faccia, e per cui Noi ci stiamo mettendo la faccia, sostenendo l'unico Renziano Doc alla candidatura a Sindaco Domenico Battaglia.

Crediamo fermamente in quanto stai facendo con il tuo lavoro quotidiano, ti riconosciamo di avere avuto la forza di andare anche contro la vecchia politica in una Regione come la nostra molto difficile, ma Reggio Calabria in primis oggi ha bisogno di un tuo segnale, abbiamo bisogno di tornare a fare politica come è giusto che sia, ma nel rispetto delle regole. Qui litighiamo tutti per tutto, ma forse anche questa è Democrazia, ed un po' più di massa critica forse dovremmo farla anche noi, ma non possiamo accettare che anche di fronte alle evidenze più eclatanti ci si tappi occhi e orecchie e si vada avanti per la propria strada, senza neppure spiegare il perché di tutto questo.
Qui lo scorso 6 luglio si sono svolte le Primarie per il candidato a Sindaco del Centrosinistra, ed un vincitore non vi è stato, così hanno deciso i reggini: non erano primarie del PD (in questo caso anche solamente un voto di scarto avrebbe legittimato l'altro candidato) ma bensì primarie di coalizione e per tale motivo il segretario provinciale Seby Romeo avrebbe dovuto indire un turno di ballottaggio tra i due candidati più votati: non possiamo assolutamente accettare che uno 0.4% di scarto tra i due candidati del PD consegni una situazione chiara, tutt'altro, esiste fondamentalmente un pareggio sancito dalle urne.
Dalle primarie di giorno 6 luglio ereditiamo un partito esattamente spaccato a metà (entrambi i contendenti hanno ricevuto 6000 consensi circa a testa), in cui ritroviamo da un lato le vecchie logiche di partiti di estrema Sinistra come il PCI e di Rifondazione e dall'altra parte riconosciamo l'ala moderata dell'elettorato degli ex partiti DS, Margherita, DC, movimenti civici liberi e associazioni.

Il Segretario Provinciale non dà conto a nessuno, ma soprattutto non rispetta le regole dello statuto: ad un ricorso presentato qualche giorno addietro dal candidato Domenico Battaglia, un membro della Commissione ha risposto ieri su un giornale locale che il ricorso non è ammissibile poiché presentato tardivamente, peccato che però le 24 ore di cui stiamo a discutere dovevano decorrere dalla notifica ai candidati, mai fatta.

Ma tralasciando questi tecnicismi che interessano solamente agli addetti ai lavori, vorremmo che la Federazione Reggina rispettasse maggiormente le regole che Governano questo partito, che venisse fatta chiarezza in maniera definitiva sul perché sono state alterate le regole allo scorso 6 luglio, diversamente con molta amarezza ma con forte senso di responsabilità anche se Tuoi personali simpatizzanti ma anche fino ad oggi simpatizzanti del PD, che ti abbiamo sostenuto alle Primarie, che abbiamo attivamente partecipato alle scorse ultime Primarie per la scelta del candidato a sindaco, probabilmente risorse importanti per il PD in primis ma per tutto il centrosinistra in generale, valuteremo altre strade affinchè Reggio ritorni veramente ai Reggini.

 

101 Reggini Renziani appartenenti al Pd I°-II°-III°-IV°-V°-VI°-VII°-VIII°-IX°-X°-XI°-XII°-XIII°-XIV°-XV° Circoscrizione