Il Comune di Reggio dà i numeri, Falcomatà: "Partiamo dai fatti"

FalcomataGiuseppeslidesdi Pasquale Cotroneo - Renzi ha fatto scuola. I dogmi della comunicazione presidenziale applicati al locale.

Ricordando come anche Letta si era chiuso in ritiro nell'abbazia di Spineto per fare il punto sui primi cento giorni di governo, richiamando alla coesione ed alla trasparenza. Un modo nuovo di fare che al Pd piace e a cui sempre più spesso ricorrono le Amministrazioni.

"I primi 100 giorni di" o il "bilancio dei tre mesi" sono formule che dagli anni 2000 in poi hanno invaso gli archivi dei giornali (internet ne è pieno), e sono il mezzo attraverso il quale gli Amministratori vogliono trasmettere sicurezza e trasparenza (ben venga!).

Dagli annunci e dall'annuncite (reale o no, ma della quale viene spesso accusato), da Twitter, Facebook e dagli hashtag ai fatti di questi tre mesi della città sotto la guida di Giuseppe Falcomatà e della sua Amministrazione.

L'elezione del giovane esponente del Partito Democratico aveva rappresentato per molti, osservatori e simpatizzanti, una sorta di "primavera" dopo lo stallo commissariale e dopo i disastri del "Modello Reggio".

Ma a quattro mesi da quell'elezione a che punto è Reggio Calabria? Se lo chiedono in tanti, ognuno con le proprie risposte, le proprie logiche e i propri interrogativi.

Ancora decisamente troppi per poter guardare al futuro con ottimismo. Lo stesso che all'Amministrazione non manca, e che anzi sfodera in risposta alle accuse che gli engono mosse di poca concretezza.

UN NUOVO METODO DI LAVORO 

Pensare al domani attraverso il lavoro di squadra. E' il concetto che l'Amministrazione cerca di esprimere attraverso delle semplici linee guida il cui fine ultimo deve essere quello di Reggio Smart city, e soprattutto di una città bella, organizzata, che offra servizi ed alta qualità della vita ai propri cittadini.

"Il momento più difficile - afferma il Primo cittadino - è quello che deve arrivare. La macchina è ferma da diversi anni. Vanno oliati gli ingranaggi. Positiva però é la risposta della città quando viene informata, Reggio non vuole essere presa in giro" afferma Falcomatà. Il dialogo continuo non avverrebbe infatti solo con la pubblicizzazione delle cose fatte ma attraverso un percorso sul territorio, per andare incontro ai cittadini.

"Li ascoltiamo sia sulle cose piccole che sulle cose grandi".

Il rischio dissesto? Giuseppe Falcomatà tentenna: "È difficile, se il Governo non ci da una mano...".

E sulle polemiche suscitate dall'ira dei commercianti, dalle lungaggini dei lavori o ad esempio sulla Città Metropolitana aggiunge: "Mi sarei preoccupato se non ci fossero state. Vuol dire che c'è partecipazione".

Reggio e Messina valgono quanto le città del nord.

"Durante l'incontro col sottosegretario Delrio abbiamo parlato di questo. Il nostro Comune presenta elementi di straordinarietà per i quali deve essere trattato diversamente da altre città".

Le slides sullo sfondo servono ad appoggiare visivamente le nozioni e i dati che il Sindaco snocciola per analizzare questi primi novanta giorni di governo, che, come dice in risposta alle polemiche "sono solo novanta perché il conteggio deve essere effettuato dal giorno del Primo Consiglio Comunale".

"Volevamo farla il 24 febbraio - ironizza - ma con tre giorni in più poco cambia".

UNO STRAPPO COL PASSATO. TUTTI I NUMERI

"Cancellare la macchia dello scioglimento per infiltrazioni delle cosche - esordisce - è difficile. Serve un netto cambio di passo e partendo dallo scioglimento serve un'operazione di legalità e trasparenza in tutti i settori dell'Amministrazione".

L'operazione verità sui conti del Comune ad esempio.

Ma cosa significa operazione legalità?

L'adesione alla Carta di Pisa e di Avviso Pubblico ad esempio, come spiega lo stesso, che verrà votata dal Consiglio e non dalla Giunta "perchè su questi temi non ci sono colori politici".

Ed ancora la ripresa streaming dei Consigli Comunali o il recupero della memoria dei luoghi delle persone che hanno combattuto la mafia: intitolazione di una Piazza a Gianluca Canonico.

"La relazione d'accesso per lo scioglimento del Comune - dice Falcomatà nel suo lungo discorso - era un vero e proprio bollettino di guerra per questo abbiamo voluto cancellarla con un gesto simbolico, che va oltre i tagli del nastro".

La visita di una scuola a settimana. "La criminalità può essere combattuta solo e soprattutto se si educano i cittadini del domani alla legalità".

Procedure trasparenti per assunzioni Avr. "Per offrire servizio di raccolta differenziata serve aumentare dotazione organica. Il Comune poteva anche non intromettersi o inserire personale come fatto in passato con le partecipate, da utilizzare come bacino elettorale. Per noi non funziona così. Tutte le assunzioni verrano effettuate con procedure trasparenti, secondo la normativa. Diamo ai figli di nessuno una opportunità nuova".

Assegnazione delle case popolari tramite graduatoria. Nella sua relazione Falcomatà attacca sostenendo che in passato le assegnazioni venivano fatte fuori dalla graduatoria pescando a piacimento. Ora invece sarebbero pronti i primi 10 decreti di assegnazione.

Approvazione del Piano Anticorruzione e trasparenza; il portale dei servizi demografici, con il quale ognuno da casa propria ha la possibilità di evitare le lungaggini della burocrazia. "Una macchina ferma da diversi anni - continua con una metafora - non può partire in quarta, ma con la prima".

La lotta all'abusivismo. Oltre 354 i verbali comminati in questi giorni per occupazione del suolo pubblico o insegne a bandiera nei negozi.

La ripresa del dialogo civile con la cittadinanza: una prima delibera sul volontariato civico o la riunione del terzo settore con centinaia di persone "che volevano essere solo ascoltati".

La decisione da parte della magistratura democratica di organizzare a Reggio il suo primo Congresso Nazionale, nell'ottica di apprezzamento del lavoro svolto da una Amministrazione in discontinuità col passato.

I CASI SPINOSI

Si parte dalla vicenda Peo per la quale viene annunciato il ritiro della delibera commissariale. Sugli Lsu invece il Comune "nell'elogio della normalità" ha aderito alla proposta del Governo di stabilizzare i lavoratori per 6 mesi. Ed anche la riorganizzazione degli uffici è completa.

"Rinfrescare i settori è utile anche per chi è stato per troppo tempo nello stesso settore. Scelto il nuovo segretario Comunale: la dottoressa Giovanna Acquaviva".

L'AMBIENTE

Una attenzione preliminare sin dai tempi della campagna elettorale, un tema sul quale questa nuova Amministrazione vorrebbe puntare. Lo dimostrerebbe il superamento dell'emergenza rifiuti con solo il 10% su strada, ma anche la riapertura parziale della discarica di Sambatello dopo anni di inattività.

L'avvio del progetto "Il verde è al verde 2.0" che "chiarisce che le casse comunali non sono floride, ammette Falcomatà, ma che permette alla società civile di prendersi cura di una parte della città, anche di una aiuola". Ripreso poi lo spazzamento delle strade, e l'appalto per i collettori fognari per la depurazione scarichi a mare. "Per l'estate cerchiamo di restituire mare che sia degno del nome e che sia finalmente balneabile".

LA CURA DEL PATRIMONIO

Prima su tutti la salvaguardia del patrimonio botanico, con la cura delle palme con la bonifica dal punteruolo rosso e la salvaguardia della Villa Comunale. Deliberata poi istituzione del marchio Deco ai prodotti locali, al fine di migliorarne la vendità e la qualità.

Così fatto per l'Amministrazione si potrebbe incentivare il mercato di Piazza Carmine o recuperare luoghi come Piazza Orange. Anche per questo molto forte è la richiesta fatta per la sospensione Imu agricola.

IL FUTURO

"Vogliamo creare un impianto di compostaggio - spiega - perchè rifiuto non è qualcosa da allontanare. Possiamo e vogliamo restituire alla terra quello che la stessa offre, aprendo ad energie alternative come il metano e il biometano". Addirittura in prospettiva "anche i nostri autobus potrebbero alimentarsi in quella maniera".

La prevenzione del rischio idrogeologico ed in conclusione il bergamotto. "È una grande ricchezza, forse la più grande per la nostra terra, che noi vogliamo valorizzare non solo per scopi di profumeria ma soprattutto per quelli medicinali, facendo ripartire la coltivazione in tutti quei terreni che sono discariche a cielo aperto, o in tutti quei terreni comunali che oggi non danno reddito".

ATTENZIONE DELLE PERIFERIE

"Non si tratta di uno slogan - spiega il giovane esponente del Pd - e lo dimostra la raccolta differenziata, che ripartirà con forza dalla zona nord della città".

Ma il discorso non si ferma alla differenziata, tanto sponsorizzata, ma si sposta su opere materiali come il completamento dei lavori del metano o la messa in sicurezza delle strade pedemontane.

E ancora l'edilizia scolatica, un tema sul quale anche la politica nazionale dimostra grande interesse, i lavori sui campi polivalenti di Arangea, il risanamento dell'area di Rosalì, l'illuminazione di molti quartieri. E soprattutto il recupero dei contratti di quartiere, col recupero di fondi per 11 milioni con i quali stabilizzare e migliorare i luoghi.

GLI APPALTI IN CORSO

27 sulla edilizia scolastica, 18 sulle infrastrutture, 12 sulla edilizia sportiva, 11 sulla manutenzione ordinaria dei beni immobili e 3 di fondi comunitari.

"Evitiamo di montare proteste inutili, e porto ad esempio i lavori sul Corso, perchè i isultati serviranno poi a tutti".

LAVORI DA SBLOCCARE ENTRO FINE ANNO

"Abbiamo chiesto lo sblocco immediato di queste quattro opere a Delrio per restituire i beni alla città" continua ancora il Sindaco. I lavori in questione sono quelli relativi a: Parco lineare sud, Aste del Calopinace, Aste del Sant'Agata, Lungomare di Gallico.

Un caso spinoso è quello della manutenzione straordinaria delle strade, oggi disastrate. In bilancio viene destinata per la stessa una somma di 200 mila Euro.

"Sono 800 metri di asfalto - dice Falcomatà - per questo bisogna ingegnarsi. Nei mutui di opere pubbliche concluse o mai iniziate abbiamo recuperato fondi per cinque milioni di Euro. Daremo decoro alle nostre città".

ATTENZIONE AGLI ULTIMI

Il testamento biologico, la scelta di Reggio come sede della settimana contro il razzismo, il bando per asilo nido del Cedir, il progetto Civitas, un protocollo d'intesa per utilizzo dei beni sequestrati, l'istituzione delle consulte, l'approvazione del Piano annuale servizi per i minori, ed infine la riapertura nel quartiere di Modena della sede per i servizi sociali.

LA CULTURA, FONDAMENTA PER RICOSTRUIRE LA CITTÀ

"Abbiamo innanzitutto deciso di non svendere il Miramare - afferma Falcomatà - e poi ancora istituzione dell'Osservatorio Unesco per il Mediterraneo, l'istituzione di un tavolo permanente con Soprintendenza, Fai, Italia Nostra e Musei, ed un nuovo rapporto con la città di Messina".

Argomento a cui plaude e che sembra apprezzare anche il Sindaco di Messina, Renato Accorinti, presente all'incontro, nell'ottica di una nuova grande area metropolitana unita su tutti i punti.

"A noi lo stretto ci unisce, non ci divide" è il famoso motto del Sindaco di Messina fatto proprio dal collega di Reggio Calabria.

Un'area per la quale fare battaglie comuni, sui trasporti ad esempio.

Ma tra le opere di natura culturale possono essere ancora annoverati: il restauro dell'Odeon, il restauro delle mura greche di Via Trabocchetto, la manutenzione delle mura greche e delle terme romane, la fine dei lavori al Castello Aragonese.

"Abbiamo visto che qualcuno nei giorni scorsi lo ha inaugurato solo perchè hanno lasciato la spazzatura" polemizza il Primo cittadino.

E poi ancora: la prosecuzione dei lavori al Monastero della visitazione, la consegna dei lavori per il rifacimento di Piazza Italia, che Falcomatà definisce allo stato attuale "un grazioso campo di calcetto".

Infine la riapertura del Teatro "F. Cilea". Una riapertura non fine a sè stessa ma che prevede la creazione di una stagione teatrale e di una Fondazione, affinchè "si possa produrre un nostro prodotto, con una nostra orchestra, i nostri costumisti, ecc ecc.".

LE SOCIETÀ

"Abbiamo aperto ad ingresso di altri enti pubblici per rendere Atam la prima vera azienda di trasporti metropolitana. E siamo convinti che questa azienda la salviamo, il percorso fatto ci può far stare tranquilli ed essere ottimisti".

Non solo i trasporti ma anche aziende come Reges e Recasi.

"La legge - continua - ci offre più possibilità. La decisione che prenderemo non deve essere di natura politica ma squisitamente di natura tecnica.

LE SFIDE

Il dossier che il Sindaco ha portato a Delrio è fondamentale, perché certe partite si giocano a Roma.

"Noi non vogliamo fare Commissari liquidatori, il Piano di riequilibrio deve essere modificato. Sul tema non possiamo permetterci di sbagliare".

Ma quali sono le richieste concrete fatte dall'Amministrazione?

L'aggiornamento del tasso di interesse dal 3,3 all'1,2%, la modifica del dl 66/14, ovvero quello sulla legge di stabilità.

"Dobbiamo avere il tempo di riorganizzare i servizi, la norma afferma che non possiamo ricorrere ad alcun tipo di assunzione per tutto il 2015. E non lo dico nel mio interesse personale, ma il problema è che se la legge rimane così il nostro percorso di costituzione delle società in house, come quella che deve sostituire la Multiservizi, si blocca. La costituzione di questa società non è più rinviabile, corriamo un rischio grosso anche a livello di ordine pubblico".

Anche sulle Omeca il Sindaco è chiaro, precisando che nessuno ha svenduto agli stranieri l'impianto di Torre Lupo, e anzi confermando che senza la cessione stessa "probabilmente l'impianto sarebbe stato costretto a chiudere".

Sul Decreto Reggio invece una proposta netta: rendere impignorabili tutte quelle somme del Decreto.

"Oggi - dice Falcomatà - creiamo dei fondi vincolati opera per opera al fine di liberare i cantieri e al tempo stesso con la sicurezza che nessuno può pignorare quei fondi".

"Non vogliamo trascurare nulla - conclude Giuseppe Falcomatà - ma continuare a lavorare e ad informarvi, partendo dai fatti".