Processione a casa del boss: nuovo caso a San Procopio?

comunesanprocopiologoDopo l'inchino del quadro della Madonna a Oppido Mamertina, che ha sollevato un vespaio di polemiche, portando il vescovo Francesco Milito a sospendere le processioni, un altro caso è finito sotto la lente della Procura di Reggio Calabria e dei carabinieri e sempre nella diocesi di Oppido-Palmi. A darne notizia è il giornalista Michele Inserra su "Il Quotidiano" che rivela come "l'8 luglio scorso, infatti, altre "anomalie religiose" sono state riscontrate nella festa patronale a San Procopio, piccolo centro della Piana di Gioia Tauro che conta meno di 600 anime".

Protagonista dell'accaduto sarebbe Grazia Violi, moglie di Nicola Alvaro, personaggio ritenuto legato da decenni alla 'ndrangheta: "Durante la processione della statua del patrono San Procopio, a destare l'attenzione degli investigatori è stata una fermata di qualche minuto davanti all'abitazione di Grazia Violi, la moglie di Nicola Alvaro, 80 anni. Ad un certo punto la donna si avvicina e fa la sua offerta al santo patrono davanti ad autorità civili e religiose. Non è mancato l'imbarazzo visto il risalto mediatico che aveva avuto la domenica prima della processione del martedì la processione di Oppido. Ma si è andato avanti come da programma. Se fosse una sosta "tradizionale" o una fermata "obbligata" saranno adesso gli accertamenti avviati dagli uomini dell'Arma a stabilirlo. L'obiettivo dello Stato e dalla diocesi di Oppido-Palmi è quello di fare chiarezza sui rapporti mafia-religione e interrompere usanze secolari. Nulla di penalmente rilevante sino ad oggi, pure perchè non si può correre il rischio di dare continuamente la caccia alle streghe. Ma agli investigatori non è sfuggito questo particolare e annotano" scrive Inserra.

Come a Oppido Mamertina, dove il sindaco è Domenico Giannetta, assessore provinciale, anche a San Procopio il primo cittadino è un membro dell'Esecutivo Provinciale: si tratta dell'assessore alla Cultura, Eduardo Lamberti Castronuovo.