L’annus horribilis della Maternità: dopo Villa Aurora chiude anche Villa Elisa

neonatologiareparto 500di Simone Carullo - Nell'anno che ha visto emergere i fatti del cosiddetto "reparto degli orrori", ci troviamo oggi a dover registrare l'assurda chiusura degli unici due punti nascita privati della provincia di Reggio Calabria. E' della scorsa settimana infatti la notizia che Villa Aurora ha effettuato l'ultimo parto della sua lunga storia, mentre si avvicina la data in cui anche Villa Elisa, l'Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia di Cinquefrondi, chiuderà definitivamente i battenti. Chiusura dettata dalla scelta aziendale della proprietà, avallata dalla Regione, di riconvertire la struttura ad attività di riabilitazione e lungodegenza, scelta - forse dettata a mere questioni di cassa - che gli stessi dipendenti hanno definito "scellerata" e che con ogni evidenza non tiene conto di quei 6/700 utenti l'anno di cui il reparto si faceva carico.

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Del resto, come ogni cattiva notizia, anche quella della chiusura di Villa Elisa porterà con sé strascichi non di poco conto: non solo le ricadute in termini di sovraffollamento che mineranno la già precaria situazione delle strutture pubbliche, le quali già lamentano carenza di personale; ma anche la conseguente problematica occupazionale. Difatti, sono ben dieci i professionisti – due ginecologi tra cui il primario Sergio Corica, quattro ostetriche e quattro puericultrici - che a partire dal 6 agosto saranno, con ogni probabilità, in regime di licenziamento dopo una vita spesa a donare la vita. E scusate il gioco di parole.

E' questa l'accorata denuncia dei dieci membri in esubero del personale di Villa Elisa che non troveranno ricollocamento presso la clinica, i quali hanno già avviato le trattative sindacali "di rito". Il tutto – come tengono a sottolineare – nella più "assoluta indifferenza e nel silenzio assordante delle Istituzioni".

Tuttavia, il contesto nel quale si sta consumando quest'ulteriore beffa al sistema delle nascite reggino è caratterizzato da un sovraffollamento pressoché atavico delle strutture pubbliche, in particolare di Locri e Polistena, strutture dalle quali giunge, attraverso la voce dei dirigenti responsabili, l'appello per il reclutamento di nuovo personale. Non solo, c'è inoltre un decreto del commissario straordinario regionale, l'ing. Scura, nel quale si dispone – alla luce della chiusura di Villa Elisa e Villa Aurora – di procedere all'integrazione del personale nel pubblico attraverso concorsi o contratti di flessibilità. Nondimeno, allo stato attuale, non c'è notizia di eventuali procedute concorsuali che diano seguito a quanto scritto nel decreto.

Sulla vicenda si attendono a breve aggiornamenti, certo è che quando banalmente si dice che la popolazione italiana è in declino e che non si fanno più figli bisognerebbe anche chiedersi il perché!

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