Locri (RC), crolla l'inchiesta "Metropolis": solo tre condanne

locri procuraSolo tre condanne nel procedimento "Metropolis". Il Tribunale di Locri stronca l'inchiesta della Dda di Reggio Calabria, che negli scorsi anni aveva creato grande scalpore per il coinvolgimento, tra gli altri, dell'ex terrorista dell'IRA, Henry James Fitzsimons. A essere condannati sono solo Rocco Morabito (7 anni), Sebastiano Vottari (3 anni) e Antonio Cuppari (10 anni). Per il resto pioggia di assoluzioni. E d'altra parte erano stati i sostituti procuratori della Dda di Reggio Calabria, Annamaria Frustaci e Simona Ferraiuolo, a chiedere l'assoluzione nei confronti di Henry James Fitzsimons, irlandese con un passato nelle cellule terroristiche dell'IRA, coinvolto nell'inchiesta "Metropolis", sugli affari imprenditoriali delle cosche della fascia jonica reggina. I pm Frustaci e Ferraiuolo hanno chiesto l'assoluzione anche nei confronti di un altro imputato eccellente, Antonio Velardo. Entrambi gli imputati sono difesi dall'avvocato Aldo Labate.

Per il resto, però, la Dda aveva richiesto dure condanne per gli altri imputati.

L'inchiesta "Metropolis" verrà condotta contro un'associazione internazionale attiva nel settore dell'edilizia per la realizzazione e lo sfruttamento di impianti turistici. L'indagine fece emergere, oltre che la figura di boss quali Rocco Morabito e Rocco Aquino, esponenti di spicco delle omonime cosche, anche quella dell'irlandede Henry James Fitzsimons, nato Belfast nel 1949. Inizialmente i pm credevano che questi fosse l'uomo che l'IRA, l'organizzazione terroristica irlandese, utilizzerebbe come testa di ponte per i propri affari economici. Fitzsimons, in passato condannato comunque per un attentato dinamitardo in Irlanda, sarebbe il cassiere dell'organizzazione terroristica. In Calabria, invece, avrebbe stretto un rapporto con Antonio Cuppari e Antonio Velardo, un uomo con precedenti per traffico internazionale di stupefacenti, impiegando, almeno dal luglio 2007, somme di denaro nella costruzione del complesso turistico denominato "Gioiello del mare" sito in Frazione Galati del Comune di Brancaleone.

Un'idea che il Tribunale di Locri ha cancellato assolvendo i seguenti imputati: Rocco Aquino, Francesco Arcadi, Domingo Diaz Bernal, Alessandro Cirillo, Jorge Pablo Sagredo Lamberti, Domenico Antonio Mirarchi, Domenico Antonio Muccari, Jonathan Posca, Antonio Raimondo, Generoso Scoppa, Maria Rosa Sculli, Fausto Ottavio Strangio, Sebastiano Sisto Strangio, Domenico Vallone, Bruno Verdiglione, Domenico Vitale, Carmelo Borrello, Francesco Iofrida, Antonino Iriti, Antonino Sebastiano Toscano.