Spaccio nella Piana di Gioia Tauro: la sentenza di primo grado a 11 anni dagli arresti

palmitribunaleScende il sipario sul processo "Zeus", con il dispositivo reso oggi dal Tribunale di Palmi in composizione Collegiale. L'operazione prendeva il nome, più che dalla mitologia ellenica, dall'appellativo di uno degli imputati, ritenuto in base all'attività info-investigativa esperita dai Commissariati di P.S. di Palmi e Taurianova, il cardine di una rete di spaccio di stupefacenti operante nel comprensorio della Piana di Gioia Tauro.Gli arresti, effettuati nel 2004, giungevano in conseguenza delle articolate indagini portate avanti tramite intercettazioni telefoniche sulle utenze cellulari degli indagati ed ambientali nelle vetture degli stessi. A seguito della lunga e complessa istruttoria dibattimentale, queste le statuizioni definitive rese dal Tribunale di Palmi: nove anni e sei mesi di carcere sono stati inflitti a Francesco Sergi, 9 anni a Rocco Pirilli, 6 anni a Antonino Lo Sordo, Gregorio Malvaso, e Giuseppe Pirrottina. Per Giuseppe Monterosso, Valentina Tripodina e Ferdinando Divino sono stati comminati 4 anni di carcere. Il Tirbunale ha inoltre, dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di Giancarlo Rossini, difeso dal legale Renato Vigna, per cui il pm Rocco Cosentino aveva avanzato una richiesta di condanna a 8 anni di carcere. Prescrizione dichiarata anche per Vincenzo Messina, David Biamonte, Pasquale Rocco Furina, Giuseppe Maceri, Giancarlo Messina, Giuseppa Messina e Carmelo Villivà. Assolti perchè il fatto non sussiste, Emiliano Nizzari, Carlo Terranova, Domenica Pudano, Giuseppe Filippone, assistito dal legale Davide Vigna, per il quale il pm aveva invocato 9 anni di carcere, Carlo Mascalchi, difeso da Eleonora Masseo, Giovanni Domenico Messina e Raffaele Macrì, difeso dall'avvocato Natalia Pratticò.