Falcomatà: “Rilanciare organizzazione sanitaria in vista della Città Metropolitana”

Falcomata1sette2015"La salute dei cittadini è un bene essenziale che non può essere barattato. Quando si parla di sanità i freddi calcoli economici non bastano: bisogna riflettere sulle reali esigenze del territorio e valutare con attenzione gli effetti di tagli che potrebbero portare alla desertificazione sociale di intere aree della nostra provincia". È quanto dichiara il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà parlando della situazione del comparto sanitario nell'area della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Nei giorni scorsi Falcomatà ha preso parte ad un incontro con cittadini ed amministratori dell'area della Costa Viola per ribadire la contrarietà alla chiusura dell'Ospedale di Scilla.

"Anche a Locri siamo in una situazione simile - ha commentato il sindaco Falcomatà - il rischio è che i tagli sul comparto sanitario provochino un impoverimento progressivo dell'Ospedale determinando la sua definitiva chiusura. Una prospettiva che, di fatto, significherebbe condannare i cittadini di Locri e del suo comprensorio a spostarsi di diversi chilometri prima di trovare una struttura sanitaria adeguata.

Certamente è necessaria una profonda riforma della sanità calabrese, così come un'adeguata razionalizzazione delle risorse, per decenni utilizzate a sproposito, spesso secondo meccanismi di clientela, propri del peggior vizio della politica- ha aggiunto il primo cittadino, proseguendo- ben altra cosa è pensare ad un taglio generalizzato di presidi sanitari fondamentali per i cittadini, ancor più in territori complessi come è appunto l'area della Locride, una delle più popolose ed importanti della provincia, o la piana di Gioia Tauro con l'ospedale di Polistena.

La nascita della Città Metropolitana - ha concluso il sindaco Giuseppe Falcomatà - deve essere una piattaforma di rilancio anche per l'organizzazione sanitaria in tutto il comprensorio reggino. Fondamentale sarà non solo la salvaguardia dei presidi sanitari sui territori più popolosi e nei centri strategici, ma anche la messa a sistema dei principali hub e la creazione di una rete capillare di punti di accesso e di pronto intervento utile a decongestionare le prestazioni nelle strutture principali. La riorganizzazione sanitaria non può essere un impoverimento della qualità della vita. Per questo ci uniamo alla lotta dei cittadini e degli amministratori che sono scesi in campo per difendere la sanità pubblica e saremo presenti a Polistena, così come alla manifestazione di Locri del prossimo 17 ottobre, per difendere il diritto alla vita in tutte le aree della nostra Provincia".