Parco Aspromonte, nessun incendio nell’Area Protetta durante campagna AIB 2015

L'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte ha illustrato questa mattina i dati relativi alla Campagna Antincendi boschivi 2015 (dal 15 luglio fino al 30 settembre) che ha visto l'Area Protetta risultare immune da eventi.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il Presidente dell'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte Giuseppe Bombino, il Direttore Tommaso Tedesco ed il Coordinatore Territoriale per L'Ambiente (Cfs) Gerardo Pontecorvo.

L'azione di sistema messa in campo dall'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte a tutela e salvaguardia del territorio montano e boschivo ha coinvolto le Associazioni di Volontariato e di Protezione Civile del nostro territorio e, per la prima volta nella storia, si è anche giovato dell'importantissimo contributo dei coltivatori diretti: una nuova formula di partecipazione attiva di chi vive la montagna a difesa della legalità e per la conservazione della biodiversità dell'Aspromonte.

Il Direttore Tommaso Tedesco ha spiegato come, "applicando la Legge Quadro sulle Aree Protette (394/1991) e facendo seguito al Piano AIB 2013-2017 del Parco Nazionale dell'Aspromonte, attraverso contratti di responsabilità con le Associazioni di volontariato iscritte all'albo regionale di Protezione Civile individuate con procedura di evidenza pubblica, siano state eseguite le attività di prevenzione - lotta attiva e spegnimento degli incendi boschivi. Il territorio del Parco è stato suddiviso in 13 zone e in base alla percorribilità del territorio e al rischio incendio, le zone sono assegnate alle Associazioni. Attività analoga è stata svolta da parte di coltivatori diretti singoli o associati, imprenditori agricoli a titolo principale, imprenditori agricoli professionali (coltivatori del fondo, selvicoltori, allevatori, pastori) che abbiano sede ed esercitino le loro attività nei comuni montani, ai sensi art. 17 c. 1 della legge sulla montagna (97/1994)".

Il Comandante Cta del Cfs, dott. Gerardo Pontecorvo ha specificato come "il controllo del territorio rappresenta l'attività cardine all'interno di un Parco. Per questo – ha continuato – servono prima di tutto la conoscenza complessiva, scientifica e tecnica nel campo della botanica, della biologia e di tantissime altre materie che solo la storica professionalità e la riconosciuta sensibilità naturalistica del CFS può garantire. Dalla conoscenza scaturisce una peculiare capacità di analisi e sintesi che si traducono nella costante attenzione alle dinamiche e agli eventi naturali del territorio. E' importante anche – ha concluso Pontecorvo – sottolineare la sintonia che il personale forestale assume con l'ambiente: sentire proprio il territorio protetto vuol dire essere non solo strumento di controllo, ma anche protagonista del cambiamento culturale, sociale e ambientale che un Parco nazionale si prefigge".

Nelle conclusioni, il Presidente dell'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte Giuseppe Bombino si è voluto soffermare sulla valenza sociale e di legalità assunta dall'azione di sistema messa in campo per la campagna AIb 2015, nella quale ad essere protagonisti sono state coloro vivono in prima persona la montagna, dalle associazioni ai Pastori, veri guardiani dell'Aspromonte. L'intesa sugli obiettivi si traduce in vittoria collettiva quando, "tutti i soggetti coinvolti contribuiscono a pieno al raggiungimento dei risultati che oggi ci evidenziano come, con una programmazione efficace e ramificata, sia possibile salvaguardare il patrimonio boschivo da incendi, così come ci dicono i dati raccolti in questa Campagna 2015".