Falcomatà dice "no" alla chiusura dell'ospedale di Scilla

"La battaglia a difesa dell'ospedale di Scilla non si ferma alla "semplice" solidarietà nei confronti del sindaco Ciccone e dei cittadini scillesi. È una battaglia che deve coinvolgere tutta la comunità della Città metropolitana perché siamo di fronte a un attacco frontale a quelli che sono veri e propri diritti di cittadinanza. Oggi più che mai i nostri concittadini hanno bisogno di punti di riferimento. Ogni comunità, per crescere, ha bisogno di punti fermi. In questo senso, la nostra comunità non può crescere se vengono meno presidii essenziali come quelli medico sanitari. Altrimenti andremo incontro, inesorabilmente, alla desertificazione dei territori. E questo, anche in vista della nascita della città metropolitana, non possiamo permetterlo. Dobbiamo, al contrario, creare un circuito sanitario metropolitano che metta in rete i nostri ospedali e ne consenta non soltanto il salvataggio ma anche il rilancio. Su questo tema i sindaci e tutti i rappresentanti istituzionali hanno il dovere di fare fronte comune, avere un'unica voce e la maturità di difendere i diritti delle comunità che rappresentiamo mettendo da parte ogni appartenenza partitica. Davanti alla salute dei cittadini non esistono budget o colori politici che possano pregiudicare il diritto a curarsi nel proprio territorio. In questo senso, condivido la proposta del sindaco Ciccone riguardo l'istituzione di un tavolo metropolitano che coinvolga tutti i sindaci sul tema della sanità. Abbiamo il dovere di migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini e costruire città nelle quali sia bello scegliere di abitare". Lo afferma in una nota il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.