Un turismo sostenibile e responsabile per il futuro della Calabria: ecco il “Festival dell’Ospitalità”

Festival Ospitalita 2ottobrercdi Anna Zaffino - Una tre giorni incentrata su un nuovo modo di fare turismo. Guardare a quello può essere un settore strategico per lo sviluppo della Calabria da un punto di vista alternativo è l'idea di base del "Festival dell'Ospitalità". Ospitalità fa rima con modelli di turismo sostenibile e responsabile nei confronti dell'ambiente e delle economie locali. E' proprio questo segmento del mercato turistico – con le sue eccellenze – a essere protagonista dell'evento: un'occasione per fare rete organizzata dalla co- agency Evermindsrl, dall'associazione di promozione culturale Terrearse LAB e dall'azienda Dreamlabsrl, presso la sede della Provincia di Reggio Calabria, che è partita ieri e terminerà il 4 ottobre.

Anche le opportunità offerte dall'ecoturismo, dagli strumenti digitali e dall'innovazione, assieme alla promozione del territorio tramite il web i punti fondamentali del "Festival dell'Ospitalità", aperto a quegli esperti di settore e non solo che vogliano migliorare la propria offerta trasformando Reggio Calabria e tutto il Sud i luoghi ancora più ospitali.

L'idea di base di quella che "non è una semplice fiera – spiega Francesco Biacca di Evermindsrl – ma abbiamo voluto spingerci oltre organizzando un momento per creare relazioni e per crescere insieme" è che il turismo di cui può essere protagonista la Calabria – ma in generale tutto il Sud – non vuol dire solo posti letto e aziende di trasporto, ma vuol dire anche pulizia dell'ambiente e rispetto dell'ambiente. Buon cibo e rispetto delle culture locali. Agricoltura sostenibile e valorizzazione dell'artigianato e degli antichi mestieri. Promozione digitale e internazionalizzazione dell'offerta turistica.

Un approccio al turismo diverso, dove tradizione e innovazione si fondono, che abbia come punti fondamentali e di differenziazione il territorio e la sua natura. Da questo può e deve partire la Calabria. E durante l'evento si sono raccontate e si racconteranno le esperienze di successo di quelle persone che ce l'hanno fatta.

Per Biacca, in Calabria vi è un "problema è di visione. Occorre capire – spiega – in quale direzione far andare, da un punto di vista dell'offerta turistica, l'economia di questo territorio". Nella sua ottica, occorre puntare "sul turismo sostenibile e responsabile, un turismo di rispetto verso il territorio. Sul turismo di massa, che è il turismo delle famiglie – sostiene Biacca – in determinate zone ci sono delle problematiche". Invece, un rilancio delle potenzialità ancora poco espresse della regione può partire intercettando "quel turista più responsabile che vuole viaggiare anche zaino in spalla lungo tutto il territorio".

E il "Festival dell'Ospitalità" è un momento di incontro e confronto con ospiti del panorama dell'innovazione turistica italiana, con professionisti del settore che sono sbarcati in riva allo Stretto per raccontare le proprie esperienze di successo, con l'obiettivo di condividerle. E anche un evento in cui le forze creative della regione stanno mettendo a sistema le migliori competenze del territorio e le fanno incontrare.

Per esempio, Giuseppe Turiano dell'albergo diffuso di Belmonte Calabro ha raccontato il suo progetto ecosostenibile che, grazie a un piano innovativo di ospitalità, ha permesso a un borgo semi abbandonato di rinascere. Gli appartamenti del centro storico sono stati ristrutturati con materiali ecologici ed ecocompatibili e il modello di esperienza proposto è quello di un legame vero con il territorio, con i suoi cibi, la sua natura e i suoi abitanti.

C'e anche l'associazione "La Piazza" che con il Cleto Festival dimostra come sia possibile ridare vita alle tante bellezze sopite dell'entroterra calabrese attraverso la cultura.

Altro esempio di successo è le "Orme del Parco", unico parco avventure ecoesperienziale della Calabria da un'idea di Massimiliano Capalbo. Mentre l'idea di Giovanni Gagliardi è un esempio di come sia possibile promuovere il territorio attraverso il cibo.

Del fatto che in ogni posto c'è una storia da vivere e da raccontare ne parlerà Alessio Neri CEO di Fare Digital Media srls e co-fondatore del community magazine "Gente in viaggio".

Punto di partenza di questo approccio alternativo al turismo sarà la "Carta dell'Ospitalità" che verrà proposta a tutti gli operatori del settore durante il Festival. Una serie di consigli utili che, se condivisi, potranno consentire al turismo in Calabria di intercettare nuove fette di mercato grazie a un modo innovativo di fare ospitalità .

L'obiettivo più ambizioso del Festival è poter "nel lungo termine tirare fuori un'offerta integrata. Cioè far sì che gli attori del turismo entrino in contatto e capiscano che l'albergatore se vende anche i servizi turistici e promuove il territorio, non solo ne guadagna a lungo termine, ma ne può guadagnare anche immediatamente con un ritorno economico che proviene da questi servizi venduti".

Nel corso della tre giorni si intrecciano anche arte e musica. La mostra della fotografa Nadia Lucisano, poi la collettiva d'arte di diversi giovani artisti calabresi: Demetrio Giuffrè. Nicola De Luca, Gianni Zungri, Gianmarco Pulimeni, Giuseppe Perone. Al termine del Festival Domenico Bucarelli, giovane cantautore reggino, si esibirà per tutti i presenti con i suoi pezzi.

Il programma dettagliato su festival.hospitando.com