Reggio, associazioni dei consumatori chiedono sospensione autoletture consumo acqua

"L'immediata sospensione delle autoletture, previste per il mese di ottobre 2015, riguardanti il consumo dell'acqua e l'attivazione da parte del Comune dei letturisti che, come da regolamento, dovrebbero preoccuparsi di verificare il consumo effettivo. Oltre ad un incontro tra rappresentanti del Comune e quelli delle associazioni dei consumatori per stabilire la possibilità di prorogare entro la fine dell'anno gli adempimenti richiesti e per sollecitare l'attivazione dello strumento della conciliazione, previsto dall'art. 78 del regolamento per la gestione del servizio idrico, con la presenza di rappresentanti del Comune e delle stesse associazioni, al fine di scongiurare il ricorso inevitabile dei cittadini alle aule del tribunale, con un aggravio di spese a carico dello stesso Comune, soprattutto nel contestare le bollette calcolate con criteri presuntivi che si traducono inesorabilmente in richieste esorbitanti". A chiederlo sono Saverio Vespia (Adiconsum), Saverio Cuoco (Unione Nazionale Consumatori), Antonio Merenda (Mondo Consumatori) Francesco Puleo (Adoc) a seguito dell'invio delle bollette dell'acqua contenenti diverse irregolarità e quindi presumibilmente illegittime. Sulle modalità delle fatturazioni, sul ricorso massiccio e quasi esclusivo all'auto lettura dei consumatori e, quindi, sul mancato monitoraggio dei consumi da parte dell'Ente di gestione con propri letturisti, le Associazioni dei consumatori ricorreranno a puntuali osservazioni che saranno presentate all'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il sistema idrico (AEEG). La lettura, infatti, come da regolamento del servizio idrico emanato dalla terna commissariale, è a carico dell'ente erogante e non dell'utente. Un obbligo, quello di effettuare due letture l'anno, una ogni sei mesi, che il Comune disattende. Perché, secondo i responsabili delle associazioni di consumatori, non si può ribaltare sul cittadino la responsabilità di non avere effettuato l'autolettura, come se si volesse penalizzarlo, quando invece il regolamento parla chiaro. Rispetto al saldo 2014 e acconto 2015 è già impossibile stabilire con un anno di ritardo, e quindi trasmettere tra il venti settembre ed il 20 ottobre di quest'anno tramite autolettura, il consumo

effettivo e quindi il conguaglio per tutto l'anno 2014. Impossibile anche calcolare l'acconto del 2015, circa il settanta per cento del consumo dell'anno precedente secondo quanto recita il regolamento, se la lettura riguardo l'intero anno 2014 non è stata ancora effettuata. Ed il rischio della doppia fatturazione è sempre molto alto per quei cittadini che invece si sono preoccupati di inviare entro i termini stabiliti la lettura del consumo effettivo riguardante lo stesso anno. Altra questione riguarda la quota fissa per la quale, il cittadino paga in base alle fasce tariffarie differenziate in base all'utenza (residenziale, non residenziale, commerciale ecc.) e quindi prescindendo dall'effettivo consumo di acqua, per cui non trattandosi del corrispettivo di un servizio, l'IVA non deve essere applicata, concetto peraltro ribadito più volte dalle sentenze di diversi tribunali ma che il Comune continua a disconoscere. L'auspicio dei rappresentanti dei consumatori è che attraverso un dialogo costruttivo tra le parti si giunga al più presto ad una soluzione che tenga conto delle legittime richieste degli utenti.