Locri (RC), Guerrieri (Sel) denuncia trabocchetto contro destinatari di mobilità in deroga che possono fare tirocini al Comune

"Si rinnova a distanza di un semestre il trabocchetto da parte del Comune di Locri nei confronti dei fruitori della mobilità in deroga per i quali la Regione Calabria ha previsto la possibilità di svolgimento di tirocini formativo presso enti locali convenzionati". Lo scrive in una nota Antonio Guerrieri, Referente comunale Locri Circolo SEL della Locride.

"Il trabocchetto é già stato denunciato dallo scrivente e da Sinistra Ecologia e Libertà della Locride in occasione del primo bando pubblicato dal Comune di Locri all'inizio di quest'anno ed é banale nella sua gravità: rispetto agli anni precedenti nel 2014 la Regione ha previsto che l'indennità di mobilità é alternativa al sussidio previsto per il tirocinio e cioè o l'una o l'altro.

E ciò non é riportato né nell'avviso pubblico comunale né nel modello di domanda e in entrambi manca l'esplicito riferimento al bando regionale a cui l'avviso é legato rendendo praticamente un'impresa impossibile per il semplice cittadino risalire all'intero regolamento dove é prevista la novità sopra citata e che é a danno dei lavoratori non informati correttamente delle conseguenze.

Per questi motivi si richiede l'intervento urgente da parte della Regione Calabria per censurare l'irresponsabile e reiterato atteggiamento del Comune di Locri.

Che si aggiunge al già meschino comportamento nei confronti dei 14 LSU/LPU bistrattati e umiliati senza vergogna da mesi insieme alle loro famiglie e senza una reale e giustificata motivazione che possa spiegare a loro e alla cittadinanza tutta l'inerzia che ha portato in un primo momento l'amministrazione a non interessarsi arrendevolmente ai destini del bando interministeriale di fine 2014 e ad arrampicarsi sugli specchi successivamente per trovare spasmodicamente conferme ai loro evidenti voleri di epurazione più che a civili e logiche soluzioni alla assurda vicenda,che lo ricordo riguarda uomini e donne locresi e le loro famiglie.
Il tutto nel silenzio generale,eccetto i principali sindacati tranne la CISL.

Si sono chiamati Tutti per Locri,si sono dimostrati ancora una volta contro una Locri per tutti".