"Comportamento antisindacale dell'Asp di Reggio Calabria": la denuncia di Cisl e Fials

La CISL FP e la FIALS di Reggio Calabria, guidati rispettivamente da Luciana Giordano e Bruno Ferraro, denunciano in una nota indirizzata al Commissario Straordinario per il Piano di rientro della sanità Calabrese, Massimo Scura, il discutibile atteggiamento della Direzione Strategica dell'ASP reggina relativamente ai rapporti sindacali, caratterizzato da evidenti "canali preferenziali" a favore di qualche sigla e a sfavore di altre.

"L'apice della scorrettezza si è raggiunto con le disposizioni n. 56802 del 11/8/15 e n° 56976 del 12/08/2015, con le quali è stato disposto l'azzeramento delle funzioni di coordinamento e mansioni superiori presso le strutture ospedaliere ed extra ospedaliere, delle quali è stata resa edotta (o concordata?) con abbondante anticipo qualche componente sindacale, tanto da reperirne contestualmente traccia e precisi riferimenti in comunicati stampa, mentre alle "altre" Organizzazioni Sindacali veniva data informazione successiva, tramite e- mail, solo alle ore 09.04 del giorno 24/08/2015. Nel denunciare aprioristicamente la scarsa propensione, se non l'assoluta incapacità, al confronto ed al dialogo costruttivo di codesta Direzione, ormai da tempo registrata, è evidente che su argomenti e materie di tale portata, che genereranno inevitabilmente ulteriore disorganizzazione e contenziosi con conseguenti danni anche erariali per la già troppo martoriata Azienda Sanitaria, le Federazioni di Categoria della CISL e della FIALS non transigeranno! Il riferimento all'esigenza di ripristinare un sistema di legalità e trasparenza nell'ASP reggina, non solo auspicato ma addirittura preteso da sempre dalle due Organizzazioni Sindacali, stride pesantemente con la totale assenza di volontà dimostrata dal management della citata ASP di affrontare e risolvere ben altre questioni, sicuramente più urgenti ed importanti. Nonostante le denunce di CISL FP e FIALS e nonostante le segnalazioni e le richieste di intervento degli stessi lavoratori. Non si sente l'esigenza di convocare il sindacato per discutere dei veri, tanti, troppi problemi che avvelenano il sistema sanitario locale, che rendono impotenti gli operatori sanitari seri e professionali, che con sacrifici personali riescono comunque a dare risposte ad un'utenza sempre più bisognosa di cure a assistenza. Non si sente l'esigenza di attivare un confronto sulla contrattazione collettiva decentrata, sulla produttività, sull'efficienza ed efficacia di un servizio sanitario ormai alla deriva. Non si sente l'esigenza di definire il proprio Atto Aziendale e provvedere alla riorganizzazione delle rete sanitaria territoriale. Si sente invece l'esigenza di intervenire su materie che, se non severamente e scrupolosamente mediate con chi da tempo esercita un ruolo di rappresentanza dei lavoratori, produrranno effetti prorompenti e dannosi per l'intera organizzazione di codesta Azienda". CISL FP e FIALS dichiarano la loro assoluta indisponibilità a subire ancora una volta scelte affrettate ed adottate senza alcuna pianificazione ed organizzazione strategica, che offendono la dignità dei lavoratori e mettono a rischio i servizi dell'intera Azienda.

CISL FP e FIALS hanno chiesto l'immediato confronto sulla decisione, assunta senza un preventivo confronto con il sindacato, di annullare gli incarichi di coordinamento e mansioni superiori/incarichi dirigenziali e l'attivazione degli istituti di partecipazione previsti dal vigente sistema di relazioni sindacali sulle seguenti materie:

Stipulazione Contratti Collettivi Integrativi per il personale del Comparto (fermi ormai da anni) e su tutti gli istituti contrattuali di cui all'art. 4 CCNL 1998/2001

Produttività e Sistema di Valutazione

Rilevazione orario di lavoro

Sicurezza, igiene e salubrità dei luoghi di lavoro

CISL FP e FIALS se non riceveranno, entro i termini fissati dalla contrattazione collettiva, le dovute convocazioni su ognuna delle materie sopra evidenziate proporranno ricorso al Giudice del Lavoro per comportamento antisindacale e deferiranno l'intera questione alla competente Magistratura Amministrativa.