Berna (ANCE): "Ultimare Corso Garibaldi di Reggio Calabria, vicenda si chiarirà presto"

"Sono convinto che la vicenda del cantiere del Corso Garibaldi verrà chiarita al più presto e che l'imprenditore Francesco Siclari, uno dei più seri e rappresentativi del settore dell'edilizia a Reggio Calabria, porterà a compimento nel migliore dei modi un'opera delicata quanto prestigiosa". E' quanto afferma il presidente di Ance Calabria, Francesco Berna, in relazione al provvedimento di sequestro che ha interessato il cantiere del Corso Garibaldi di Reggio Calabria.

"L'appalto del Corso – aggiunge Berna - il salotto buono della città, si è caratterizzato fin dall'inizio per la sua complessità e soprattutto per le prescrizioni in corso d'opera arrivate dalla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici per la Calabria. Tutto questo ovviamente ha reso ancora più difficile e articolato il lavoro sia della stazione appaltante che dell'impresa aggiudicatrice. Comprendiamo la necessità di una particolare cura per il mantenimento del basolato lavico del Corso ma al contempo, ci permettiamo di osservare da addetti ai lavori, sarebbe stato forse più corretto indicare fin dalla gara le modalità esatte di conservazione di quei blocchi. Anche perché – evidenzia il presidente dei costruttori edili calabresi - sarebbe il caso di valutare con attenzione quale sia l'effettivo stato del basolato lavico che spesso non è in condizioni tali da poter essere riutilizzato. È fondamentale non perdere mai di vista qual è l'obiettivo finale che ci si prefigge con la realizzazione di un'opera pubblica: un beneficio per la collettività. Se non si parte da questo presupposto si rischia di non cogliere il cuore dei problemi di cui stiamo discutendo. Non entriamo nel merito del provvedimento di sequestro adottato dai carabinieri che era inevitabile alla luce di quanto asserito dalla Sbap, così come va considerato un atto dovuto, a tutela degli interessati, l'emissione degli avvisi di garanzia nei confronti dei soggetti coinvolti nella vicenda. Una brutta vicenda – sottolinea Berna - che si sarebbe potuta tranquillamente evitare se nelle sedi competenti fosse stata adottata una maggiore chiarezza nelle prescrizioni della Sbap. Non si comprende infatti quale scopo potesse avere l'appaltatore nel non rispettare quelle indicazioni, posto che l'unico interesse dell'imprenditore è che l'opera venga conclusa nel più breve tempo possibile e a regola d'arte. Adesso sarà importante, e in tal senso le rassicurazioni del sindaco Giuseppe Falcomatà sono state significative e apprezzabili, garantire la prosecuzione dei lavori. Anche perché Reggio Calabria, tra poco più di un mese, vivrà un momento di grande valore identitario e spirituale, con la Festa della Madonna della Consolazione la cui sacra effigie dovrà attraversare proprio il Corso Garibaldi per completare il tragitto che la condurrà nella Basilica Cattedrale. In questo quadro – conclude il presidente di Ance Calabria - è auspicabile un ulteriore momento di confronto, attraverso un tavolo tecnico, presieduto dal sindaco Falcomatà che chiediamo se ne faccia parte promotrice, che veda protagonisti il Comune, la Soprintendenza e l'impresa, affinché venga in maniera definitiva avviata a soluzione una vicenda che rappresenta una ferita per la città e un notevole danno d'immagine per i seri operatori imprenditoriali coinvolti".