Dai sindaco di Motta San Giovanni, Condofuri e Bagaladi congratulazioni per l'elezione di Nicola Irto

Esprimendo piena soddisfazione per l'elezione di Nicola Irto a Presidente del Consiglio Regionale, i Sindaci di Motta San Giovanni, Condofuri e Bagaladi auspicano l'apertura di una nuova stagione politica nei rapporti istituzionali tra la massima Assise regionale e gli Enti locali, con l'obiettivo di rilanciare un'azione di sviluppo condiviso nell'interesse dei territori ed iniziare a recuperare il terreno perduto in termini di fiducia tra rappresentanti e rappresentati.

Le note vicende giudiziarie sui rimborsi dei Gruppi hanno consegnato, ancora una volta, un'immagine deleteria della classe dirigente calabrese e l'esigenza di rinnovamento non più rinviabile. La scelta di eleggere Irto Presidente del Consiglio, largamente condivisa in seno al Consiglio Regionale della Calabria, va nella giusta direzione ed è un segnale di rottura con il passato, avendo Nicola Irto tutte le caratteristiche ed energie per avviare una fase politica nuova che pratichi logiche ed iniziative consiliari in netta discontinuità con il passato.

Al centro di tali iniziative - invocano i Sindaci – vengano posti i bisogni dei cittadini che abitano le Comunità locali, con particolare riguardo alle aree interne, relegate ai margini in termini di servizi e di risorse umane ed economiche sempre più scarse.

E' necessario ripristinare un rapporto sinergico e di stretta collaborazione tra Istituzioni locali e regionali ed una Presidenza del Consiglio di elevato spessore umano e di grande sensibilità politica, quale quella appena eletta con Nicola Irto, può garantire la giusta attenzione.

Al Presidente Nicola Irto chiediamo, pertanto, di avviare sin da subito un confronto permanente e tavoli tecnici tematici, che consentano di giungere alla nuova programmazione delle risorse comunitarie in modo condiviso.

L'augurio che pubblicamente rivolgiamo al neoeletto Presidente del Consiglio Regionale Irto, oltre che di ottimo lavoro, di cogliere al meglio l'opportunità di rappresentare una classe dirigente rinnovata, seria, competente e credibile, dicono Paolo Laganà, Salvatore Mafrici e Santo Monorchio.