Il reggino Agostino Siviglia nei gruppi di lavoro degli “Stati Generali sull’esecuzione penale”

Su proposta del Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia, Giovanni Melillo, l'Avvocato Agostino Siviglia, da poco nominato dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Reggio Calabria, è stato chiamato a far parte di uno dei gruppi di lavoro degli "Stati Generali sull'esecuzione penale", presentati pubblicamente lo scorso 19 maggio dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando, presso il carcere di Milano-Bollate.

In considerazione della competenza specifica, dell'esperienza e soprattutto della sensibilità civile che accompagna il suo impegno professionale, è stato proposto all'Avvocato Siviglia, quale Garante del Comune di Reggio Calabria, di prendere parte ai lavori come componente del Tavolo Tematico N. 16: "Ostacoli normativi alla individualizzazione del trattamento rieducativo".

In ogni Tavolo, in base alle richieste del Coordinamento Nazionale dei Garanti Territoriali, è presente infatti un Garantedei diritti dei detenuti, anche se il limitato numero dei Tavoli ha comportato una scelta mirata da parte del Ministero della Giustizia e la presenza del Garante reggino assume peraltro ulteriore pregevole significato, considerato che il Garante di Reggio Calabria è l'unico di tutta la Regione.

Nel pomeriggio di lunedì 27 luglio ultimo scorso, si è tenuta pertanto la prima riunione del Tavolo Tematico N.16, in Commissione Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia di Via Arenula, cui ha partecipato anche l'Avvocato Siviglia, quale Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Reggio Calabria, con il coordinamento dell'Avv. Riccardo Polidoro, Responsabile Nazionale dell'Osservatorio Carcere dell'Unione delle Camere Penali Italiane, e di cui fanno parte, fra gli altri, il Dott. Roberto Piscitello, già Pubblico Ministero delle DDA di Palermo ed attuale Direttore Generale dei Detenuti e del Trattamento del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria; la Dott.ssa Giovanna Di Rosa, già Componente del Consiglio Superiore della Magistratura ed attualmente in servizio quale Magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Milano; don Armando Zappolini del Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA), ed altri quattro esperti (in tutto nove componenti) fra docenti universitari, magistrati ed educatori penitenziari.

Nelle intenzioni del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, che ha fortemente voluto questi "Stati Generali dell'esecuzione penale", c'è la volontà di dare il via ad una nuova stagione riformatrice dell'intero sistema di esecuzione delle pene.

Una riforma dell'ordinamento penitenziario che rimetta al centro la funzione rieducativa della pena costituzionalmente garantita.

In tal senso, nello scheda che "perimetra" ed "orienta" il gruppo di lavoro del Tavolo cui prende parte il Garante reggino, si chiede un contributo innovativo sul trattamento penitenziario che integri e qualifichi sul punto l'iter legislativo di approvazione del disegno di legge delega (A.C. n. 2798).

Si tratta, come è facile intuire, di un lavoro di straordinaria portata giuridica e sociale che ambisce a segnare quella nuova stagione dei diritti e dei doveri auspicata dal Ministro Orlando ed insieme a lui da tutti quegli attori sociali (stakeholder) portatori di interessi comuni che quotidianamente interagiscono con le problematiche della reclusione e dell'inclusione sociale.