I giovani protagonisti dei campi di Agape e Piccola Opera a Melito Porto Salvo

L’estate continua a regalare a tanti giovani forte emozioni e nuove amicizie grazie ai campi di lavoro e formazione organizzati dal Centro Comunitario Agape e dalla Piccola Opera Papa Giovanni.Il primo dei tre campi programmati si e svolto presso il centro Nadia Vadala' di Prunella di Melito Porto Salvo, una struttura che accoglie persone con disabilita’. Il Tema del campo di quest’anno è stato "U chiantaturi"- come coltivare una amicizia- ed è' stato il filo rosso che ha attraversato la settimana dei partecipanti che hanno avuto la possibilità' di sperimentare nel concreto questo slogan, facendo vita comune con le persone con disabilità', mettendosi in gioco nella vita di gruppo, vivendo l'esperienza dell'auto gestione delle attività' di animazione, dei servizi di pulizia e cucina, del lavoro nei campi. Una occasione speciale di crescita umana e spirituale che ha visto i giovani provenienti da Reggio, Melito e Prunella, rispondere con maturità' e grande senso di responsabilità' Un progetto che ha potuto contare sulla guida dei responsabili adulti del campo Umberto e Mimmo che sono stati le persone di riferimento che hanno reso possibile l'esperienza guidando ed accompagnando i giovani in tutto l’arco della settimana. Non sono mancati i momenti specifici di formazione, sulla relazione con l'altro e sulla cittadinanza attiva e responsabile, curati dal Neuropsichiatra Giovanni Schipani e dal Direttore del Centro Servizi al Volontariato Giuseppe Pericone. Altro momento di grande valenza educativa è stato l'incontro con la Comunità' Terapeutica Emmanuel e con i giovani protagonisti di un percorso impegnativo di uscita dalla dipendenza,che hanno offerto la loro storia di sofferenza ma anche di riscatto ai giovani del campo. Questo che si è' svolto a Prunella è' stato il terzo campo di lavoro, organizzato da Agape e Piccola Opera,altri due si svolgeranno a Luglio ed Agosto a Melito Villa Falco con i minori Rom ed a Cucullaro con le persone con disabilità' e con le loro famiglie. Una caratteristica dei campi organizzati da Agape e Piccola Opera anche quest’anno è stata quella di coinvolgere giovani provenienti da scuole ed università' del territorio reggino. Tra essi alcuni sono già impegnati durante l'anno in attività' di servizio nei gruppi giovanili collegati ad Agape e Piccola Opera, altri si aggiungono grazie all'occasione offerta dei campi estivi. È' questa per gli organizzatori una scelta voluta di investimento su ragazzi che vivono sul territorio e che possono quindi garantire una continuità' dell'impegno anche dopo l’esperienza del campo, continuando con modalità diverse il loro volontariato. Per Agape e Piccola Opera i giovani rappresentano una risorsa, un capitale umano prezioso, che va valorizzato ed accompagnato e per questo è importante offrire loro anche per il resto dell’anno spazi per fare esperienze di servizio e percorre cammini formativi per la loro crescita umana e spirituale. Altra nota peculiare di questa proposta di campi è' quella di fare sperimentare ai ragazzi, accanto al lavoro materiale e alla formazione, l’opportunità di una condivisione quotidiana di vita con persone che presentano patologie,che sono costrette a vivere lontano dalle loro famiglie ma che nella comunità ritrovare quel clima di accoglienza e di attenzione di cui hanno un estremo bisogno. Ancora oggi la disabilità diventa spesso esclusione sociale del diverso o peggio ancora pietismo ma soprattutto è poco conosciuta e condivisa. Per questo l’esperienza del campo è importante perche dona loro momenti di fraternità e di gioia, ma è altrettanto significativa per i giovani partecipanti perché regala loro l’incontro con persone veramente speciali, capaci di offrire amicizia e accoglienza in modo naturale e disinteressato. E’ su questo che bisogna continuare a seminare e coltivare.