Reggio, presentato il volume di Camillo Scoyni "Il male sulle scarpe"

"Un giallo, pronto a diventare un cult. Una storia che passa dalla fisica quantistica, poco nota ai molti, alle profezie di Basilio di Konstrand, comincia con un delitto si chiude con una visione su una Roma che brilla, pregna di misteri". Viene così definita l'opera prima di Camillo Scoyni, "Il male sulle scarpe", edito da Tullio Pironti, presentato ieri sera sulla "Terrazza futurista", nella sede del comitato "Ricostruiamo il centrodestra".

A raccontarsi è stato l'autore, davanti ad un pubblico attento. A condurre il dibattito invece la giornalista, Andreana Illiano.

"Scoyni è, da quattro anni, uno degli autori di Unomattina, insieme con Gerardo Greco, Duilio Gammaria, Francesca Fialdini, Di Mare e Isoardi. Prima ancora ha lavorato con Francesco Storace alla Regione Lazio per ben cinque anni, tre anni li ha trascorsi alla Cotral, l'azienda di trasporto regionale del Lazio e per altri tre anni è stato nell'ufficio stampa dell'ex ministro all'Ambiente, Stefania Prestigiacomo.
Il fattore quantistico rompe la catena causa –effetto, sulla quale è basata tutta la speculazione filosofico –morale dell'umanità. – scrive Scoyni – tutti noi siamo convinti che da ogni nostra azione derivi una conseguenza. Una sola. Può esserci la probabilità che gli effetti siano di due, tre anche di cinque tipi...,ma se ne realizzerà uno solo. E da quello che ci convinciamo che quello che accade nel mondo dipenda dalle nostre azioni e che queste possano essere giudicate dall'opinione pubblica, da un magistrato o da Dio. Pensi che cosa accadrebbe alla cultura umana e alla testa della gente se si scoprisse da un giorno all'altro che non è vero.Ecco spiegato la teoria quantistica che nasce dall'intuizione di un fisico, il tedesco Max Planck ed è una delle basi del libro, uno dei motori che tracciano la storia del giallo, dove tra un eroe e un antieroe c'è una Roma misteriosa, non monumentale, nota forse a pochi che la vivono da dentro, senza fermarsi ai salotti o all'immagine di corruttele, una Roma che non è solo il cuore della Capitale, dei luoghi delle decisioni, ma è città fervente di cultura, pur se fotografata nelle sue contraddizioni".