Reggio, il Liceo "L. Da Vinci" rilancia con orgoglio "Cinemalab"

"Si chiamerà Cinemalab!; Come hai detto? Cinelab?; No, mamma: Cinemalab!.
È questo un siparietto che ha preso vita tra la Prof.ssa Domenica Monorchio e la Dott.ssa Cecilia C. Maesano Monorchio quando quest'ultima, galvanizzata all'idea della rivoluzionaria intuizione partorita in un attimo di fertile estro creativo, si accingeva a descriverne alla madre la straordinarietà tra le mura domestiche, le uniche tanto discrete da trattenere anche il più infinitesimale dettaglio di un'iniziativa tanto appetibile, prima di aver concesso al suo ideatore il tempo di portarla all'esterno allo scopo di darle riscontro". Lo si legge nella nota diffusa dal Liceo Scientifico "L. Da Vinci" di Reggio Calabria.

"Ahhahah, mamma... Come ti viene in mente?!. Eh già, come poteva venirle in mente! Nonostante la sorprendente affinità sonora, CINEMALAB non avrebbe mai potuto essere battezzato con il nome di CINELAB, perché del cinema in quanto materia di studio, un progetto di tale portata, si è sempre riproposto di offrirne la sostanza per esteso, senza ricorrere all'escamotage di improbabili forme contratte, siano esse nominative o didattiche.
Recitazione, trucco e parrucco, costumi, sceneggiatura... Queste non sono che alcune delle tante materie che il progetto, nella sua forma più primitiva, si riprometteva di includere. Ad esse si sarebbero aggiunte: fotografia, montaggio, produzione e post produzione. In suffragio agli studenti, per aiutarli ad assimilare nozioni da sempre intese come aliene, poiché remote anni luce dall'ordinaria quotidianità didattica di un liceale, vi sarebbe stata una guida cartacea. Il sogno era confezionato, non restava che chiudere gli occhi ed abbandonarsi alla stimolante fantasia di un incanto senza precedenti.
Ma prima bisognava assolvere ad un compito di primaria importanza: cercare protagonisti tanto degni da animare simili ambiziose realtà oniriche: Gabriel Garko; Marco Bocci; Luigi Parisi; Luigi Boccia; Gianni Diotaiuti; Erri de Luca; Victoria Larchenko; Simone Lijoi; Andrea Papalotti; Glenda La Rocca; sarebbero stati loro i Re, i Principi e le Principesse della "fiaba CINEMALAB", i quali, in veste di docenti, avrebbero infuso negli studenti le loro preziose competenze, frutto tanto dello studio, quanto dell'esperienza diretta. Ma come impone il protocollo del genere fiabesco, solo una madrina d'eccezione avrebbe potuto operare la magia di rendere l'incanto realtà: il Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" di Reggio Calabria, la Prof.ssa Giuseppina Princi, ne avrebbe vestito i panni, ospitando l'iniziativa nella scuola di cui è a capo. In ausilio alla Prof.ssa Princi al fine di dare compimento all'incanto ha offerto il suo supporto il vice presidente della Provincia di Reggio Calabria il Dott. Giovanni Verduci e la Provincia. Nulla fu invece possibile fare per le zucche vuote che, a differenza di quanto accade in un celebre racconto di remota stesura, non subirono alcuna metamorfosi in qualcosa di utile al fine della storia, continuando a manifestare il più vivo scetticismo nei confronti di un progetto che, a detta loro, non sarebbe mai decollato. Ma ad oggi, con una decina di studenti ex allievi del corso extracurricolare disseminati per l'Italia, già attivi professionalmente nel settore cinema, CINEMALAB può finalmente vantare i suoi piccoli, grandi successi.
Era il 18 gennaio 2014 quando, in una conferenza stampa indetta dal Dirigente Scolastico, la Prof.ssa Giuseppina Princi, il team CINEMALAB al completo ufficializzava l'imminente ingresso, per la prima volta in una scuola, di un corso che avrebbe proposto il cinema come materia di studio. Una vera innovazione nazionale, senza precedenti. Il suddetto progetto "sperimentale" sarebbe decollato di lì a poco dal Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" di Reggio di Calabria, un istituto moderno che, già diverse volte, si è guadagnato gli onori di stampa e televisione, considerato tra i licei italiani più prestigiosi e tra le cento migliori scuole in Europa.
CINEMALAB si raccontava alla stampa attraverso i suoi rappresentanti, ripromettendosi di mirare allo sviluppo dell'arte e della tecnica cinematografica tramite la ricerca, la sperimentazione, la produzione e l'attività di alta formazione e perfezionamento. Avrebbe fatto apprendere il linguaggio del cinema e i molteplici modi volti a rappresentare la realtà con occhi innovativi: come dare forma alle idee, come scriverle, come muovere la macchina da presa, come diventare attori e dirigere gli attori per esprimere compiutamente sensazioni, concetti, sentimenti, favorendo la più sublime catarsi.
Tra gli altri propositi menzionati in conferenza, vi era quello di predisporre i ragazzi alla sana rivoluzione intellettuale, aprendoli a nuove idee e valorizzando la loro creatività. Gli allievi si sarebbero accostati al Cinema non solo come dozzinali spettatori, bensì come "addetti ai lavori" collaborando alla produzione di cortometraggi di cui loro stessi avrebbero scritto la sceneggiatura e curato la regia. Intento subliminale: creare una specifica metodologia per promuovere il cinema come strumento educativo e di formazione.
Risale invece al 20 febbraio 2014 la presentazione del volume "CINEMALAB: La fabbrica dei sogni", una guida approfondita complementare all'iniziativa, rivolta alla fruizione da parte degli allievi. Il libro - "saggio" depositario delle competenze di tutti i docenti del corso extracurricolare, che vanta la pubblicazione di una casa editrice nazionale - sarebbe divenuto un fondamentale strumento di erudizione al servizio degli allievi, nonché un irrinunciabile manuale di primo soccorso.
È passato più di un anno da allora; tempo nel corso del quale si sono macinati - come ingredienti di un'unica ricetta ormai perfettamente omogeneizzati tra loro – fatica, sogni, creatività, speranze, fantasia e, soprattutto, tanti, tanti sorrisi: quelli dei ragazzi che, oggi, si ritrovano ad essere spettatori dei loro successi. Ultimo di essi la partecipazione al "FANTAFESTIVAL" – nota manifestazione di interesse internazionale - di un cortometraggio che ha sancito la conclusione di CINEMALAB alla sua prima edizione - "FIGLI DI NESSUNO", per la regia di Luigi Boccia e Luigi Parisi – che ha visto gli allievi del corso extracurricolare impegnati nella sua realizzazione. E benché l'appetibilità di un progetto tanto rivoluzionario dia adito alla nascita di improbabili e mesti surrogati, CINEMALAB (l'Originale) ritornerà presto a scuola, e con inaspettate novità. Alcune di esse: il suo svolgimento presso le più celebri università della capitale ed il gemellaggio con altre scuole, anche europee".