Reggio, i movimenti di centrodestra si dissociano dalla "pace" con Burrone

"Apprendiamo dalla stampa che questa mattina con un incontro a palazzo San Giorgio, si sia tentato di "chiudere" le polemiche scaturite dalle vergognose offese rivolte al popolo di Reggio e alle sue Istituzioni da parte del consigliere di maggioranza Burrone. Tutti noi, partiti, elettori, iscritti, militanti vorremmo capire a che titolo ed in rappresentanza di chi, Maiolino e gli altri presenti si siano recati da Burrone su sollecitazione del Presidente del consiglio Delfino. Tale azione, infatti, ci risulta assai contraddittoria rispetto all'ultima conferenza stampa dei consiglieri di centrodestra nella quale venivano invece chieste, in maniera sacrosanta, le dimissioni dello stesso consigliere di sinistra, indegno di rappresentare in seno al Civico Consesso la nostra città dopo le esternazioni, assurde e gravissime, che hanno portato il "compagno" alla ribalta nazionale. Oggi invece veniamo a sapere che qualcuno, con la coda tra le gambe, ha deciso di offendere per la seconda volta i militanti e gli elettori del centrodestra, i cittadini, tradendo ideali, valori, attività politica. Per noi tutti, che non ci riconosciamo nel gesto di Maiolino &C, quanto avvenuto in data odierna dimostra ancora una volta che alcuni all'opposizione preferiscono gli "accurduni" in salsa reggina. Lo ribadiamo per non sembrare poco chiari: non porremmo mai nessuna tregua alla nostra opposizione extra consiliare e soprattutto non potremo mai dimenticare le offese a noi rivolte da Burrone, personaggio di cui ancora oggi con fermezza e senza indugi chiediamo le immediate dimissioni dalla sua carica. Nulla di personale contro la persona Burrone che per noi resta un consigliere anonimo, bensì un ragionamento che muove dalle parole, violente ed inaccettabili, che non rendono onore alla carica istituzionale che egli ricopre: per questo riteniamo che solo le dimissioni possano "superare" questa brutta pagina di politica cittadina". Lo affermano in una nota stampa congiunta Reggio Futura, Alleanza Calabrese, i Reggini Indignati, il Movimento Autonomo Alternativo, Destra per Reggio e Dialogo Civile.