Ospedali Riuniti: Uil sostiene Azzarà, stoccate all'Ordine dei Medici

"La nostra sigla è un Sindacato coeso che si muove all'unisono anche rischiando di apparire una voce fuori dal coro. L'obiettivo è essere al servizio del Cittadino, stimolando, controllando, denunciando, rischiando personalmente, come sta facendo Nuccio, per combattere il parassitismo, l'acquiescenza, il "vogliamoci tutti bene", anche quando le cose bene non vanno. In altri termini, combattendo la rassegnazione: il peggiore dei nostri mali!
Siamo stati chiamati in causa non come UIL FPL (cioè non come una parte di noi), ma come UIL e basta, cioè nella nostra interezza". Lo sostiene la Uil attraverso il segretario Pino Zito.

"Ci saremmo fatti sentire anche senza essere stimolati dall'Ordine dei Medici della nostra provincia perché non potevamo esimerci dal far sentire alto il nostro supporto e la nostra vicinanza al Segretario UIL FPL, Nuccio Azzarà, dal tentativo di delegittimazione ed isolamento tentato nei suoi confronti - cioè nei confronti, lo vogliamo sottolineare, del nostro Segretario Organizzativo Confederale -. E, soprattutto, non potevamo restare fuori da ragionamenti che coinvolgono così da vicino i bisogni della gente (Sala Mortuaria, Blocco Operatorio, Gastroenterologia, Broncopneumologia, Oculistica, ricoveri in barella, pronto Soccorso, sicurezza dell'Ospedale). L'azione di Azzarà è assolutamente in linea con la nostra filosofia sindacale: quella di aggredire i problemi della gente, con la gente. Siamo convinti che con la passione che da sempre contraddistingue il suo operare, Azzarà sia la persona giusta per rappresentare i mali della nostra sanità - che pur ci sono, checché ne pensi l'Ordine dei Medici -. Forse la questione imporrebbe più senso di responsabilità da parte dei suoi interlocutori. La violenza verbale che lamentano i Medici si evidenzia, invece, tutta nei loro comunicati quando, ad esempio, denunciano, con chiaro riferimento al nostro Dirigente, "c'è chi divulga notizie assolutamente infondate, destabilizzanti e strumentali, sullo stato del Blocco Operatorio degli ospedali Riuniti", oppure: "ci riferiamo a responsabilità enormi e dirette da parte della politica, dei sindacati, dei media, di categorie professionali senza scrupoli che sono diventati "professionisti" della malasanità". Peggio ancora quando sostengono in una risposta: "Si tratta di elucubrazioni mentali di professionisti della sfiducia", o ancora: "così cerca di destabilizzare il rapporto medico – paziente". Quando affermano queste cose, impongono "la nostra entrata in campo (della UIL)". A noi, invece, ci pare logico, che se viene rappresentato un problema, qualunque esso sia, bisogna affrontarlo per migliorare le cose. Non serve demonizzare chi lo rende manifesto, anzi! Noi riteniamo che l'Ordine dei Medici si stia assumendo una grande responsabilità nel "mettere all'indice" il nostro Dirigente, isolandolo ed esponendolo, in una terra incline alla risoluzione violenta delle "vertenze".
Precisiamo che mai avevamo fatto riferimento all'Ordine se non quando questi, senza invito di alcuno, ha ritenuto, senza averne titolo - a nostro parere -, di smentire - peraltro senza argomentazioni - quanto avevamo asserito e, successivamente documentato, in merito alle anomalie del Blocco Operatorio dell'Azienda Ospedaliera.
"Lesa la nostra dignità", hanno gridato. Noi riteniamo, invece, che la loro dignità, ove mai sia stata lesa, se la sono lesa da soli con il loro operare quotidiano.
In conclusione, in una cosa sola siamo d'accordo con l'Ordine, nella volontà di ritenere chiusa la querelle, lasciando parlare, eventualmente, solo i fatti".