La Lega anti vivisezione contro abbattimento delle "vacche sacre": in nove mila hanno già firmato petizione

La LAV Reggio Calabria interviene in merito all'ordinanza prefettizia di abbattimento delle vacche c.d "sacre" (nel senso di intoccabili essendo di proprietà di affiliati alle cosche mafiose) vaganti senza custodia sul territorio della Provincia di Reggio Calabria, che, secondo la Prefettura, potrebbero rappresentare un pericolo nel momento in cui occupano la pubblica via, oltre che danneggiare le colture di privati cittadini.
Contro l'ordinanza che dispone l'uccisione dei bovini che, loro malgrado, sono divenuti simbolo della tracotanza mafiosa, è stata lanciata una petizione sul sito web "Firmiamo.it", sostenuta dalle associazioni animaliste, cui aderisce anche la LAV di Reggio Calabria, con la quale si propone il loro sequestro e la ricollocazione in altri luoghi dove possano continuare a vivere. La petizione ha già raccolto 9.406 firme, segno della grande attenzione anche a livello nazionale sul tema.
"La decisione assunta dal Prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino, seppur motivata dalla tutela dell'incolumità pubblica e degli interessi di privati, non appare comunque una giusta risoluzione per l'annoso problema della libera circolazione dei bovini – dichiara Emanuela Donato, responsabile della LAV Reggio Calabria - E' chiaramente doveroso combattere le prevaricazioni e gli abusi compiuti dagli affiliati alla 'ndrangheta, ma non si vede perché a fare le spese di un illecito compiuto dagli uomini debbano essere animali incolpevoli. Auspichiamo dunque che la Prefettura voglia riconsiderare la questione adottando i provvedimenti suggeriti dalle associazioni animaliste, al fine di salvare la vita degli animali."