Reggio, Azzarà (Uil) denuncia ancora lo stato degli Ospedali Riuniti: "Interessi di politica, 'ndrangheta e massoneria"

azzaranuccio27magdi Lavinia Romeo - La Direzione Strategica dell'Azienda Ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli" aveva recentemente bollato come allarmistiche e prive di fondamento le denunce fatte, a mezzo stampa, da parte del Segretario Provinciale della Uil, Nuccio Azzarà: "A seguito delle attività della Commissione di Collaudo eseguite in data 30.03.2011- si legge nella nota - si è preso atto di tutta la documentazione in atti, dalla quale si evince la conformità dell'intero gruppo operatorio. Per quanto concerne il sistema che garantisce il microclima delle sale operatorie, lo stesso è perfettamente funzionante".

Impianti collaudati e perfettamente funzionanti quindi, ma Azzarà incalza e fornisce, in un nuovo incontro con i giornalisti, la fotocopia di un documento in cui, il Direttore del Gruppo Operatorio, in data 24 maggio 2015, chiede l'intervento tecnico per riscontrate anomalie: "Temperatura elevata nella operatoria n°1 (Neurochirurgia)– recita il documento – il suddetto problema è stato più volte segnalato al sig. Modafferi (Edil Minniti)".

"Questo è un ulteriore conferma a ciò che dico, afferma Azzarà – anche se adesso stanno tutti facendo come i pazzi per correre ai ripari e cercare di smentirmi, ma io non sono contento di avere ragione e di avere un blocco operatorio in queste condizioni".

A seguito della sua azione di denuncia, il Segretario Uil ha riscontrato, inoltre, l'allontanamento dal sindacato di alcuni suoi iscritti, secondo Azzarà, l'Ordine dei medici sarebbe rimasto piccato dalle sue dichiarazioni: "Stiamo ricevendo forti pressioni come Uil per fare cancellare qualcuno dal sindacato, quasi a voler dimostrare che i medici non possono essere iscritti ad un sindacato che si è permesso di alzare la voce e di denunciare dei fatti gravi che avvengono all'interno dell'Ospedale Riuniti".

Ma i dati sulle cifre esorbitanti spese dall'Azienda negli ultimi anni e lo stato delle cose documentato attraverso foto scattate in questi giorni (maggio 2015), sembrerebbero dare tristemente ragione al quadro sconfortante tracciato dal sindacalista. "Possibile che dopo 12 mln dati alla ditta Edile "Busi" la ditta fallisca, riappaia come "Nuova Busi" e chieda 9 mln di danni all'Azienda? Perché della manutenzione degli impianti che doveva essere gratuita se ne occupa un'altra ditta?".

Azzarà, continua con i suoi interrogativi sulle fumose modalità con cui sono state gestite le risorse da parte dell'Azienda Ospedaliera negli ultimi anni "io oggi vi ho fornito dei documenti – dichiara – perché invece di smentire soltanto, non vengono a fornirci il documento che attesti il collaudo definitivo?".

Certo delle sue posizioni, il sindacato ha invitato negli scorsi giorni la direzione dell'Azienda ad un confronto pubblico, alla presenza delle competenze adatte, al fine di valutare la liceità di quanto dichiarato nelle varie denunce, ma la risposta da parte dei vertici- dice Azzarà- non è mai arrivata.

Il Segretario Uil è un fiume in piena, e raccoglie le proteste del personale di gastroenterologia, reparto aperto solo 6 ore al giorno, in cui lavorano 3 medici senza primario da oltre due anni: "E' un reparto allo sbando – afferma – e abbiamo il grosso dubbio che ci sia la politica dietro la mancanza di un primario per così tanto tempo, perché i curriculum sono stati mandati, ma il primario non è stato scelto".

Per il "Morelli", dice Azzarà: "Definirlo ospedale sarebbe pubblicità ingannevole, dato che non è aperto 24 ore al giorno", inoltre, secondo quanto documentato da Azzarà, i faldoni delle cartelle cliniche del Morelli sono state depositate nel vecchio padiglione chirurgia, struttura anch'essa in grave stato d'abbandono, con la facciata corrosa dal tempo e pericolante.

Il sindacalista, fa emergere anche l'inquietante vicenda del reparto di pneumatologia, in cui non sono garantite le cui condizioni di igiene e di sicurezza: "Le due stanze dedicate a chi ha la tubercolosi, sono utilizzate per qualsiasi tipo di ricovero – afferma Azzarà - anche per questi motivi di promiscuità e di mancanza di igiene, ci sono stati due casi di positività tra il personale medico ed infermieristico".

Preoccupanti sono anche le condizioni del reparto oculistica, con impianti elettrici fuori norma, e mancanza di uscite di sicurezza ed della Torre "M", dove c'è una vera e propria piccionaia sommersa dalle deiezioni dei volatili. Non va meglio per ematologia, in cui viene mostrato un paziente in gravi condizioni ricoverato nel corridoio del reparto "il dottore Alberto Neri- commenta Azzarà - che ha voluto il reparto di ematologia, questo non l'avrebbe mai consentito".

Il segretario Uil va avanti nella sua battaglia, nella consapevolezza di scontrarsi contro il gigante dei poteri forti "ma non ho paura – dice – anche se diranno che dico cazzate, non credo di dire una novità se affermo che dentro l'ospedale c'è la 'ndrangheta o se dico che gran parte dei professionisti che ci sono dentro l'ospedale appartengono alla massoneria, dico che ci sono degli interessi precisi – conclude - perché dopo le ingenti somme di denaro spese, dagli anni '70 ad oggi è stato speso un miliardo di euro, l'ospedale non può essere ancora in queste condizioni".