Reggio, Perrelli: “Messa per Mussolini sospesa perché Falcomatà versa ogni anno 800 mila euro alla Caritas”

"La sospensione della messa per commemorare Benito Mussolini non ha nulla a che vedere con l'ordine pubblico, d'altra parte non è mai successo nulla, ma verosimilmente la motivazione sta nei 700-800 mila euro che il Sindaco di Reggio Calabria versa ogni anno alla Caritas diocesana. La motivazione per non dire una Messa a Mussolini o a Gramsci non c'è, è stato un accordo stretto a tavolino". Lo ha detto uno degli organizzatori della messa ed ex consigliere provinciale di Reggio Calabria, Franco Perrelli. "È stato messo in discussione l'elemento della pietas - ha aggiunto - perché la celebrazione di una santa messa ad un defunto è un gesto cristiano. Da sessant'anni la messa in suffragio di Mussolini si è sempre celebrata, non solo a Reggio Calabria. È un dato incontrovertibile. Mons. Morosini non si doveva permettere di far chiudere la chiesa per la celebrazione di una santa messa in suffragio di un defunto. Tutto questo è aberrante".