Il Circolo Armino di Palmi si schiera ancora contro il Piano Strutturale Comunale

Il Consiglio comunale di Palmi è stato convocato martedì prossimo 28 aprile con un lungo ordine del giorno, a metà del quale spicca la ratifica della deliberazione di Giunta sulle modifiche introdotte al Piano Strutturale Comunale (PSC). "Nulla si sa di queste modifiche se non quanto anticipato da un comunicato stampa, delirante nei consueti toni di trionfalismo propagandistico, e dal verbale della riunione di Giunta del 16 aprile scorso, assente (non risulta giustificata) l'assessore Pipino che ha, tra le altre, la delega all'ambiente. La delibera di Giunta, che apre la strada alla discussione in Consiglio, ottempera alla più banale delle inadempienze procedurali che avevano costellato l'iter precedente, cassato - come noto - dalla Provincia e dalla Regione perché inficiato da innumerevoli irregolarità. Impossibile, almeno per ora, in attesa che vengano pubblicate le carte, dire se i nuovi elaborati soddisfino i requisiti previsti dalla legge urbanistica regionale. Difficile sapere se è stata superata con questa nuova veste "la vetusta concezione di zonizzazione" che aveva fatto del lavoro dei tecnici palmesi un Piano Regolatore più che un PSC. Sono state annunciate, in particolare, modifiche al Quadro Conoscitivo e al Regolamento Edilizio Urbano. Quest'ultimo non sarà più forse quello di Pinerolo? Non è la sola domanda che poniamo. Come si risponde al Dipartimento Urbanistico regionale che ha definite eccessive le aree da urbanizzare le quali, oltre ad interessare aree di particolare valenza paesaggistica, sono state delimitate in modo fantasiosamente disomogeneo e discontinuo? Si asterranno o prenderanno parte al voto i consiglieri che, come abbiamo in parte denunciato, risultano in patente conflitto d'interesse con le misure che si vorrebbe adottare? Una cosa, tuttavia, è certa. La granitica cocciutaggine di questa Amministrazione. La volontà inossidabile, tosta di costruire fin sulle spiagge. La fascia costiera interna a trecento metri dal confine del Demanio Marittimo non è in alcun modo edificabile ma secondo sindaco e assessori "gli insediamenti saranno possibili all'esito delle valutazioni dell'organo tutorio in relazione agli specifici interventi proposti". Si trasforma il vincolo inibitorio in tutorio, ignorando la normativa. Proprio non ci si vuol fare una ragione delle norme che tutelano il paesaggio, che difendono quel bene pubblico prezioso che è la risorsa principale del nostro territorio. Gli uffici regionali avevano dato trenta giorni di tempo, a decorrere dal 26 gennaio scorso, per riformulare, nelle modalità procedurali previste dalla legge urbanistica, il PSC. Quel tempo è scaduto da un pezzo. Ora non si tratta più neppure di rispondere alle osservazioni regionali ma di riavviare per intero l'iter che dovrà portare all'adozione di un vero PSC. Le opposizioni in campo, se ancora ve ne sono, hanno ogni strumento per bloccare questo nuovo, furbesco tentativo ed imporre il rispetto pieno della legge urbanistica. I cittadini, pazientemente, osservano e giudicano il loro operato, non meno di quello di questa maldestra Amministrazione" si legge in una nota del Circolo Armino di Palmi.