Lazzaro (RC), Crea (Ancadic Onlus) denuncia criticità del tratto dal km 17+000 al km 21+000

"Tra le numerose criticità che presenta il tratto urbano di SS 106 che attraversa l'abitato di Lazzaro ripetutamente segnalate alla competente ANAS e alla Direzione Generale per le Infrastrutture stradali è stata insistentemente ribadita l'improcrastinabile necessità che l'ingresso nell'abitato di Sant'Elia dalla SS106 fosse regolato da un'intersezione a raso sicura. Il Capo Compartimento della Viabilità dell'ANAS, Ing., Vincenzo Marzi, ha recepito le nostre insistenti segnalazioni e lo scorso 5 agosto ha personalmente eseguito insieme con i suoi collaboratori e alla presenza dello scrivente una ricognizione del tratto di strada che interessa l'abitato di Lazzaro".

Ad affermarlo è Vincenzo Crea, Referente unico dell'ANCADIC Onlus e responsabile del Comitato spontaneo "Torrente Oliveto".

"Durante la ricognizione dei luoghi – continua - si è anche preso contezza delle gravi criticità che gravano sulla mobilità veicolare e pedonale dei cittadini analizzando nel contempo la necessità di progettare e realizzare lo svincolo a raso di S. Elia. In merito a quest'ultimo intervento la dott.ssa ing. Antonella Pirrotta ha assicurato che la realizzazione dello svincolo era subordinato alla sola delocalizzazione della cabina ENEL la cui attuale posizione ricade nel sedime delle corsie di canalizzazione".

"Si aggiunge che nell'ambito delle passate segnalazioni riguardanti alcune criticità che presentano i lavori di messa in sicurezza del tratto in questione, l'ANAS con precedenti comunicazioni ci informava che il transito pedonale lungo la SS 106 con inizio lato Sud del ponte stradale di San Vincenzo non è consentito dal Nuovo Codice della Strada e la viabilità pedonale tra Corso Italia e la Frazione Sant'Elia, ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi inesistente, andrebbe ridiscussa con gli Enti competenti, Comune e Provincia, al fine di creare un'adeguata alternativa alla SS. 106 "Jonica" estendendo la trattazione del problema anche alla circolazione veicolare ottenendo così una riduzione del volume di traffico sulla SS106 stessa con la ricaduta significativa sulla sicurezza".

"Nel corso del sopralluogo congiunto e in successivo incontro presso la sede ANAS di Reggio Calabria, sono stati condivisi alcuni interventi ritenuti prioritari per la sicurezza e la mobilità urbana dell'intero tratto dal km 17+000 al km 21+000, per essi ci è stato comunicato verbalmente che erano state attivate le iniziative di risoluzione per ogni intervento e precisamente: realizzazione quarto braccio, lato mare, di collegamento con la strada comunale per la fermata ferroviaria e per il Lungomare Ottaviano Augusto; rimodulazione delle corsie di accumulo con traslazione dal km 19+300 circa (ponte San Vincenzo) al km 19+500 circa, incrocio con via Anna Magnani; realizzazione nuovo svincolo Sant'.Elia km 19+750 circa; taglio fronde degli alberi che ostacolano la visibilità dell'incrocio tra il km 20+100 circa e il km 20+180 circa; ridefinizione dell'incrocio al km 20+180 circa, che possa consentire le manovre di inversione; messa in sicurezza bivio stazione ferroviaria.

Con l'occasione è opportuno evidenziare alla S.V. che la rotatoria per Motta presenta il braccio "lato mare" non collegato ad alcuna viabilità comunale venendo meno la naturale ricucitura della nuova infrastruttura con l'attuale viabilità che sottopassando la ferrovia collega via del Fondaco, ex Provinciale. In merito l'ANAS in data 3 aprile 2013 riferiva che il ramo est della rotatoria per Motta e la viabilità minore non è di competenza ANAS. Inoltre, tale viabilità laterale costituisce, nei fatti, un vicolo cieco e, pertanto, la sua realizzazione non avrebbe avuto luogo. Con successiva nota del 25 ottobre 2013 la stessa ANAS comunicava che il braccio lato mare di collegamento alla viabilità comunale è stato concordato in sede di progettazione con gli Enti coinvolti, Comune di Motta San Giovanni e RFI ed è stato quindi inserito nell'intervento in appalto, da parte dell'impresa ALPINI. In incontri successivi – conclude Crea - è stata richiesta la non realizzazione di tale braccio. Solo nell' incontro tenutosi in data 10 settembre 2013, il Comune di Motta San Giovanni ne ha nuovamente richiesto la realizzazione. Ma la rotatoria è stata aperta al transito e non si è provveduto a tale importante ricucitura. Alla luce di quanto sopra esposto si chiede al gentile Signor Presidente di voler far conoscere se codesta Amministrazione provinciale è stata interessata in merito alle tematiche in questione, in particolare sulla mobilità veicolare e pedonale e se per l'intervento dello svincolo di Sant'Elia siano stati destinati da parte dell'Amministrazione provinciale dei contributi per lo spostamento della cabina ENEL".