I consiglieri Ripepi e Matalone: “Arcigay di Reggio dissacra il Cristianesimo”

Ripepi Massimo"Per gli omosessuali essere cristiano equivale ad una colpa atavica e gravissima da espiare a suon di ingiurie, sberleffi e messe in scene triviali". Così i consiglieri di minoranza del Comune di Reggio, Massimo Ripepi (Forza Italia) e Antonino Matalone (Reggio Futura) commentano quanto accaduto ieri pomeriggio, quando nel corso dei lavori della Commissione "Statuto e Regolamenti", i rappresentanti locali dell'Arcigay hanno illustrato i contenuti di un regolamento teso a disciplinare le unioni civili. Dopo aver ascoltato la relazione e gli interventi dei Colleghi, il Consigliere Ripepi afferma di aver "chiesto al Presidente dell'Arcigay, Lucio Dattola, se si dissociava da quanto accaduto a Bologna, dove al Cassero i soci dell'Arcigay hanno messo in scena il festival del vituperio del cristianesimo". "Riteniamo infatti –proseguono Ripepi Matalone – che il rispetto delle idee altrui (e quindi anche della fede cristiana) sia la condicio sine qua non senza la quale diventa difficile persino immaginare una società moderna e globalizzata come quella attuale. La risposta del Presidente dell'Arcigay Dattola è stata glissata e sferzante al tempo stesso: pare che per gli omosessuali essere cristiano equivalga ad una colpa atavica e gravissima da espiare a suon di ingiurie, sberleffi e messe in scene triviali.

I componenti della Commissione "Statuto e Regolamenti" – attaccano i due – hanno così potuto verificare, in diretta, la vera e propria "cristianofobia" che impregna oggi il sentire e l'agire di parte del mondo omosessuale. Niente a che vedere, ovviamente, con la richiesta di tolleranza che lor signori invocano per se stessi. Una discrasia comportamentale, quella degli omosessuali, che deve essere evidenziata e contrastata da parte di chi agisce all'interno delle Istituzioni che, certamente, non possono lasciare spazio a intolleranze e libertà di espressione che, ormai sempre più spesso, si traducono in libertà di offesa. Continueremo a difendere e tutelare ogni minoranza.

Continueremo a contrastare le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale – concludono i due consiglieri comunali – ma, soprattutto, continueremo a denunciare e combattere la volgare discriminazione posta in essere dagli omosessuali dell'Arcigay di Bologna e di Reggio Calabria contro il Cristianesimo e il grande messaggio d'amore universale ed eterno mostratoci da Gesù Cristo".

Ripepi alcuni giorni fa si è reso protagonista della mozione con cui sia maggioranza sia opposizione hanno dichiarato "l'opposizione a qualunque tentativo di introdurre nell'ordinamento giuridico disposizioni normative tali da alterare la stessa struttura della famiglia, comprimere i diritti dei genitori all'educazione dei propri figli, ignorare l'interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all'interno di una famiglia naturale".