Sequestrati beni a cosche della Locride, messe le mani sui conti dei boss: oltre 200 accertamenti patrimoniali compiuti

GuardiadiFinanza newIl sequestro di beni per 11 milioni di euro effettuato stamani dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e dello Scico, con la collaborazione del Ros e del Comando provinciale dei carabinieri, è giunto a conclusione di oltre 200 accertamenti economico-patrimoniali svolti dalla Guardia di finanza a carico di persone fisiche e giuridiche coinvolte nell'operazione Crimine che ha evidenziato l'unitarietà della 'ndrangheta.

Quelli sull'intero nucleo familiare del Capocrimine Domenico Oppedisano, di 85 anni, del mastro di giornata della Società di Rosarno Michele Marasco, del capo del locale di Laureana di Borrello Rocco Lamari, del capo del locale di Oppido Mamertina Antonio Gattellari e del capo del locale di Bagnara Calabra Rocco Zoccali.

E' così emersa la sperequazione tra redditi dichiarati e l'incremento patrimoniale accertato. Quindi è stata fatta una nuova e definitiva analisi contabile, che, riferisce la Finanza, ha consentito di evidenziare un eccezionale arricchimento patrimoniale dei proposti, realizzato nel corso dell'ultimo ventennio, conseguendo ingiusti ed illeciti profitti e vantaggi, frutto del controllo del territorio di competenza e delle relative attività economiche e produttive. Le indagini, riferiscono gli investigatori, sono state complicate dalla minuziosa capacità dei soggetti investigati di mascherare la reale intestazione dei beni mobili e immobili e delle attività economiche intestate a terzi, ma da loro gestite da anni. (