Reggio, insorge l'intera minoranza: "Comportamento antidemocratico in Commissione Statuto e Regolamenti"

reggiocalabria palazzosangiorgio"La Commissione Permanente Speciale "Statuto e Regolamenti", riunitasi in data 26 febbraio 2015, si è caratterizzata per un atteggiamento stigmatico di ogni regola democratica che dovrebbe connotare l'andamento di ogni lavoro di Commissione" è quanto afferma, compatta, la minoranza nel Consiglio Comunale di Reggio Calabria.

In particolare, il Presidente Demetrio Martino, trattando l'unico punto all'O.d.g. ossia la discussione preliminare sulle Unioni Civili, si sarebbe rifiutato di mettere a votazione la proposta formulata dal Consigliere di Reggio Futura Antonino Maiolino, il quale ha evidenziato la necessità di rinviare detta argomentazione, vista la sospetta celerità su un discussione così delicata e marginale rispetto ad altre tematiche molto più pregnanti per l'intera Città.

Ed infatti i Componenti di minoranza presenti alla seduta della Commissione, concordi al pensiero del collega Maiolino, ritenevano più impellente trattare lo studio della modifica al Regolamento Tari o la Gestione del Servizio Idrico, con abbattimento di tariffazioni inutili ed elevate, vista la difficile situazione economica regnante oggi in Città.

Il presidente Martino, però, si sarebbe rifiutato di mettere a votazione la proposta di Maiolino, a sfregio ad ogni norma regolamentare e di buon senso, costringendo i consiglieri di minoranza presenti (Maiolino, Caracciolo, D'Ascola, Imbalzano P. e Marino ) ad abbandonare la seduta tanto da far mancare il numero legale necessario per la prosecuzione dei lavori della Commissione stessa.

"Il timore dei Consiglieri di minoranza è che, non solo non si rispetti all'interno della Commissione le regole democratiche previste in modo puntuale nei regolamenti, così determinandosi un grave vulnus partecipativo, ma che inoltre si confezioni un regolamento sulle Unioni Civili in modo frettoloso ed inopportuno, come è avvenuto per il Testamento biologico" è scritto in una nota a firma di tutti i consiglieri di opposizione.