L’innovazione in salsa Microsoft sbarca a Reggio: “E’ possibile diventare una Smart city”

purassantacarlodi Pasquale Cotroneo - Un pomeriggio all'insegna del digitale e del mondo internet all'interno dell'importante seminario organizzato dall'Università Mediterranea e dal Contamination Lab di Reggio Calabria: "L'innovazione secondo Microsoft".

Carlo Purassanta, Ad di Microsoft Italia, protagonista assoluto.

Un mondo quello spiegato dal "capoccione" di Microsoft che vede la tecnologia in continua evoluzione, e che racconta il modo in cui un'azienda come Microsoft sia in prima linea per offrire agli utenti, soprattutto ai più giovani, a quelli sotto i 30 anni, strumenti in grado di seguire la loro vita, i loro ritmi, in qualsiasi situazione.

Perché la mission dell'azienda sarebbe quella di migliorare la vita delle persone, convinti che il digitale sia l'arma più potente per raggiungere gli obiettivi lavorativi e personali.

Ed ancora come sia possibile essere intraprendenti, veloci, smart. E con loro tutto ciò che li circonda, perché sono loro la vera città.

"Da quello che ho visto, c'è un ordine delle cose che non mi ricordavo, sono venuto l'ultima volta qui circa 20 anni fa, e devo dire che mi sono trovato davanti ad una città ordinata, pulita organizzata, con una energia nuova e questo è quello che serve per realizzare qualcosa di veramente innovativo per il futuro, Reggio ha tutte le caratteristiche e le potenzialità per essere una Smart city".

Forse un po' troppo generoso nei giudizi, ma le potenzialità, questo è evidente, non mancano.

"Abbiamo parlato col Sindaco di cosa vuol dire territorio ed innovazione digitale. Ci sono tantissime idee che sono emerse per apportare innovazione, per far lavorare i giovani, al fine di procurare servizi ai cittadini, immaginando come sia possibile aiutare le piccole e medie imprese a trasformarsi. Tante idee sul tavolo che si tradurranno in idee concrete nelle prossime settimane".

Tra queste un workshop con gli imprenditori locali il 14 aprile per comunicare ai rappresentanti di queste aziende gli 8 temi fondamentali che secondo Microsoft devono sapere al mondo di oggi, per essere più veloci e più competitive prima nel locale, poi in campo internazionale.

Incontri strettamente connessi con il mondo accademico reggino, con gli uomini della "Mediterranea" che hanno il difficile compito di trasmettere ai giovani "un messaggio positivo di come si possa fare impresa, che ci vuole coraggio, volontà, perseveranza e che non bisogna mai fermarsi davanti ai 'no' che si ricevono nella vita. Quando si segue una strada si può sempre raggiungere l'obiettivo".

"Serve però – continua - la partecipazione di tutti, non è un'iniziativa e un traguardo che si raggiunge per volontà del Sindaco, del Rettore di una università, ma deve essere la comunità di Reggio a decidere di partecipare ad una trasformazione completa della realtà".

Conferme arrivano anche dall'Amministrazione Comunale, alla presenza del Sindaco Giuseppe Falcomatà, e per voce dell'Assessore alla Smart city, Agata Quattrone, che afferma come "seppur con le difficoltà che sta incontrando in questi primi giorni di governo esiste la volontà dell'Amministrazione di credere che Reggio possa essere una Smart city e che vede in questo traguardo l'opportunità per aumentare la vivibilità e la qualità della vita. Nel piano prefissatoci – conclude – attività come questa, che coinvolgono ricerca e player industriali, in generale tutti i creativi e i giovani, sono fondamentali per creare la città 2.0".

In mattinata intanto un incontro tra il Sindaco, Purassanta, l'assessore al bilancio Armando Neri e l'assessore Quattrone si era concluso con l'accordo di una collaborazione per "avviare questo processo di città smart. I sistemi informatici degli uffici pubblici, vanno modernizzati per consentire non solo ai lavoratori di disporre degli strumenti idonei al lavoro, ma anche e soprattutto al fine di agevolare il cittadino evitando disservizi e lungaggini burocratiche".

"Le difficoltà della gestione ordinaria non ci devono distogliere dalla programmazione e programmare significa disegnare oggi la città del futuro: intelligente, a misura d'uomo che metta i dati in suo possesso a disposizione di tutti per semplificare la vita quotidiana e ridurre le distanze tra amministrazione comunale e cittadini" ha affermato Giuseppe Falcomatà.

"Questo percorso lo vogliamo affrontare insieme a chi come Microsoft - ha proseguito il Sindaco – è leader del settore, aggiungendo un pizzico di regginità, da qui nasce il coinvolgimento dell'Università Mediterranea e dei suoi studenti. Una città moderna, intelligente e sostenibile può e deve realizzarsi con il coinvolgimento di tutti".

La lectio parte dalle startup.

Le startup in Italia sono in forte crescita, raddoppiate le startup innovative, che passano da 1227 nel 2013 a 2716 nel 2014, mentre le startup finanziate crescono del 74% passando da 113 nel 2013 a 197 nel 2014.

E nonostante la cifra degli investimenti rimanga in valore assoluto ancora piccola se confrontata con quella relativa ad altri paesi in Italia si investe decisamente in startup hi-tech, con il sud ancora indietro, ma decisamente in crescita.

Le startup innovative sono dislocate 57% al Nord (62% delle finanziate), 21% al Centro (23% finanziate) e 22% al Sud (15% finanziate).

"Facciamo tante cose oggi, proviamo a portare il codice informatico ai bambini attraverso progetti in collaborazione col Miur".

La Microsoft Virtual Academy (MVA) ad esempio, una piattaforma studiata e dedicata alla formazione gratuita con centinaia di corsi online per aiutare non solo chi si occupa di tecnologia ad imparare e migliorare, ma anche studenti e persone comuni.
"Vi formiamo anche oltre quello che potete apprendere nelle università, ma la cosa più importante è quello che accade dopo. Oggi, ragazzi, non serve mandare curriculum e aspettare che qualcuno ti assuma a tempo indeterminato ma bisogna essere intraprendenti, creare qualcosa di proprio. Perché proprio con le aziende innovative che create incontrate nuova gente, nuove aziende, nuovi partner".

Ed un rimbrotto soprattutto alla generazione degli ultracinquantenni.

"Ho sentito – racconta – di ragazzi – che non creavano una startup perché i genitori non volevano, perché inseguire un proprio progetto è qualcosa di inutile" e ricordando il boom degli anni '80 continua: "i vostri genitori non capiscono che è la stessa cosa di allora, con la differenza che viene utilizzato uno strumento diverso, in un contesto diverso. Andate avanti, anche quando fallite, perché serve".

Il 31,3% delle attività imprenditoriali innovative cessate in Italia nel 2014 era nata dopo il 2009, sintomo di come molte infatti chiudano i battenti poco dopo la loro nascita.

Come il programma BizSpark, nato per supportare le startup nel campo delle ICT dal punto di vista tecnologico e che sostiene tutti i progetti d'impresa con meno di 3 anni di vita, con un fatturato inferiore a 1 milione di dollari all'anno e non quotati in borsa.

La Imagine Cup Microsoft, una competizione annuale sponsorizzata dalla società e che unisce giovani studenti da tutto il mondo che si occupano di tecnologia che devono riuscire a risolvere problemi della vita di tutti i giorni con una applicazione.

O il progetto "Digitali per crescere", attraverso il quale Microsoft vuole raggiungere capillarmente un milione di PMI attraverso Laboratori di Esperienza Digitale, che Purassanta confessa, vi è l'intenzione di attivare anche a Reggio Calabria, se possibile.

Un passaggio "obbligatorio" quello su Expo 2015, durante il quale l'Italia sarà al centro della scena internazionale con un tema, che per l'amministratore delegato, è perfettamente calzante con la nostra realtà.

"L'Italia è ancora al top nel mondo per cibo, qualità della vita ed anche per la nostra sanità, nonostante quello che molti possono pensare. Per questo ci impegneremo anche durante l'Expo portando il progetto 'Nuvola Rosa' a Milano con 1500 ragazze che avranno il compito di creare nuove startup".

E' dai giovani, dal digitale che nasce il futuro. Per questo anche un plauso, dallo stesso, al Premier Renzi, per aver inaugurato il semestre europeo con un incontro sul tema.

Dalle spiegazioni ai consigli, Purassanta fornisce alla platea quelli che definisce i sei ingredienti del successo.
Avere lo spirito giusto, come insegna una frase pubblicitaria della Apple: "People who are crazy enough to think they can change the world, are the ones who do". La capacità di prendere dei rischi, l'avidità del continuo apprendere, il potere dell'immaginazione, la volontà di fare bene le cose, la scelta dell'eccellenza, la ricerca della sostenibilità.

Il futuro è dietro l'angolo, nel 2020 infatti si possederanno 20 miliardi di oggetti personali collegati ad internet e in totale 200 miliardi di oggetti interconnessi (non solo tablet, pc o smartphone). Da un presente in cui si va verso l'oggetto per averne un servizio ad un futuro in cui il servizio arriva direttamente alle persone.

"Anche a Reggio tutto questo è possibile, ma non bastano un Sindaco illuminato sui temi e una Amministrazione giovane – conclude – tutti insieme attraverso l'informatica possiamo, per fare del bene alle persone".